Categories: Democrazia attiva

“Viva i bilaterali”: vergogna! – di Mauro Damiani

HelsingorHelsingorC’è del marcio in Danimarca” esclamava desolato il principe Amleto, aggirandosi inquieto nel castello di Helsingor. Oggi il nostro Amleto… si chiama Mauro Damiani e la capitale del reame… non è Copenhagen!

Damiani e DanielaDamiani e Daniela

Con la nota artista Daniela Patrascanu

Nel nostro sistema c’è qualcosa di marcio, di subdolo, di vergognoso: i politici che non mostrano alcun rispetto per la volontà popolare.

A me pare che un consigliere nazionale dovrebbe rappresentare la sezione cantonale del proprio partito (perché è lì che ha preso i voti). Un consigliere agli Stati (detto anche Senatore [del tutto impropriamente, ndR]) dovrebbe invece rappresentare tutto il Cantone perché ha preso i voti di tutti i cittadini di quel Cantone, indipendentemente dal partito.

Christoph Blocher, per esempio, ha fondato un comitato interpartitico contro la strisciante adesione della Svizzera all’UE e in particolar modo contro l’accordo quadro che obbligherebbe la Svizzera ad autorizzare la preminenza del diritto UE su quello svizzero. Un comitato con circa 300’000 membri a dimostrazione del fatto che il tema è molto sentito dalla gente, dal Sovrano.

Parallelamente un Consigliere agli Stati ticinese (uno di quelli che dovrebbe rappresentare i ticinesi) aderisce a comitato di sostegno agli accordi bilaterali che, ma guarda un po’, si compone di imprenditori e politici (come se oggi ci fosse differenza …). Tra i fondatori troviamo colui che ha lanciato l’iniziativa popolare denominata “Fuori dal vicolo cieco” lanciata in dicembre, in cui si chiede di annullare il voto del 9 febbraio 2014 sull’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”, tanto per capirci. Vergogna! Vergogna! Vergogna!

Questi politici, sicuramente non rappresentativi dei ticinesi, dovrebbero far notare ai grandi negoziatori che abbiamo (altra rogna) che gli accordi bilaterali attuali giovano anche agli Stati dell’UE e quindi una negoziazione è una tappa obbligata alla quale potrebbero sottrarsi solo se li denunciassero. Non dimentichiamo però che per farlo occorre un voto unanime di tutti gli Stati membri e quindi potrebbe non essere cosi facile chiuderci in un angolo; posizione nella quale siamo bravissimi a metterci da solo, tra l’altro.

Messi in un angolo non ci resta che una cosa da fare: attaccare.

Mauro Damiani, candidato al Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi

Relatore

View Comments

  • Chi è il consigliere agli Stati ticinese? Difficile, quasi impossibile indovinarlo, visto che Damiani ha paura a farne il nome. La scelta di fare il possibile per annullare il voto

Recent Posts

Perché le nazioni crescono… e poi declinano? Un viaggio nell’analisi di Mancur Olson

Nel suo libro più influente, “The Rise and Decline of Nations: Economic Growth, Stagflation, andSocial…

10 ore ago

Distopie, “Sugar Daddy”e punk eleganti: Seriously Serious, la band svizzera che mette in luce i paradossi

Liliane Tami - Nata a La Chaux-de-Fonds, distretto degli orologi di lusso, ma cresciuta nel…

23 ore ago

Martirio digitale. La ghigliottina del WOKISMO decapita il sito cattolico messainlatino.it. Le persecuzioni contro i cristiani nel web

Hate Speech o Censura? La brutale chiusura di Messainlatino.it e la persecuzione dei cristiani nel…

1 giorno ago

Commissione europea: da istituzione democratica a organo sovrano.

Francesco Pontelli  Ogni democrazia esprime una sintesi che dovrebbe rappresentare l'essenza stessa del pensiero Democratico…

1 giorno ago

Una mostra ad episodi con telepresenza robotica alla Fabbrica del Vapore Milano – Cristina T. Chiochia

Scoprire la vicina città di Milano attraverso gli occhi, le mani, le idee che l'hanno…

1 giorno ago