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Stop ai lavori stradali non urgenti in estate che nuocciono al turismo! – di Giorgio Ghiringhelli

Ieri mi sono recato in Vallemaggia e in territorio del Comune Avegno-Gordevio ho perso molto tempo in colonna, sia all’andata e sia al ritorno, a causa di lavori in corso per l’ampliamento del marciapiedi su un lungo tratto, con conseguente chiusura di una corsia stradale . Lavori che hanno tutta l’impressione di durare ancora a lungo.

In un’epoca in cui il turismo nel nostro Cantone e nel Locarnese va male, bisogna proprio essere autolesionisti o masochisti per programmare certi lavori non urgenti in piena estate e quando molti turisti e indigeni cercano di sfuggire alla canicola rifugiandosi nelle valli.

Il Cantone e i Comuni dovrebbero evitare di programmare lavori stradali non urgenti nel periodo di massimo afflusso turistico, ma anche gli Uffici del turismo e le associazione di categoria degli operatori turistici (albergatori, commercianti, esercenti) , invece di versare lacrime per i possibili influssi negativi che la legge antiburqa – non ancora in vigore – potrebbe avere sul turismo proveniente da certi Paesi arabi che fra l’altro finanziano il terrorismo e l’integralismo, dovrebbero preoccuparsi maggiormente degli effetti negativi provocati da questo malandazzo che denota un’assoluta mancanza di mentalità turistica, e dovrebbero protestare energicamente, picchiando i pugni sul tavolo.

Senza dimenticare che i cantieri stradali estivi oltre a causare ostacoli al traffico sono fonte di rumori e andirivieni di camion che in base a studi e sondaggi sono – assieme al forte traffico e ai cantieri edili che spuntano come funghi – la principale causa di disturbo dei turisti del nostro Cantone (oltre che degli indigeni), con conseguenti ripercussioni negative sulla nostra economia e sull’occupazione. Ma ci vuole tanto a capirlo ? Forse che i nostri politici quando vanno in vacanza sono contenti di trovarsi in mezzo a dei rumorosi cantieri o di stare in colonna sotto il sole a causa di lavori stradali non urgenti ?

L’ideale sarebbe che ogni lavoro che comporti intralci alla circolazione stradale per più di un giorno o due venga sottoposto obbligatoriamente al preavviso di qualche autorità turistica, o di un apposito Mister Turismo, che possa giudicare l’urgenza di questi lavori e se del caso abbia il potere di bloccare o rinviare determinati lavori. Ecco un suggerimento per il nostro Ministro del Territorio o per quello dell’economia.

Giorgio Ghiringhelli

Relatore

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