La nuova ordinanza Municipale nel settore dei taxi appena presentata dal Municipio di Lugano, così com’è, rischia di non risolvere i problemi che affliggono il settore.
Nel 2013 ho presentato la mozione nr. 3746 che chiedeva al Municipio di Lugano di fare ordine in questo comparto, mettendo mano in modo incisivo all’allora vigente ordinanza. In parte questo obiettivo è stato centrato dal recente provvedimento ma purtroppo i nodi centrali sono ancora irrisolti. Rimane inevaso il problema della concorrenza sleale d’oltre confine, il costo elevato delle corse e il riordino delle scritte identificative dei taxi in modo da renderli immediatamente riconoscibili dall’utenza.
I punti appena elencati sono gli aspetti cruciali da risolvere se veramente si vuole risollevare un settore da ormai troppo tempo vittima della concorrenza straniera.
Infine ritengo che il numero delle licenze sia insufficiente e pertanto saranno inevitabili i conflitti con i taxisti che rimarranno esclusi. Per quanto sopra l’opposizione all’ordinanza appena emessa diventa un atto doveroso con l’unico scopo di poterla migliorare rendendola più coraggiosa, risolutiva ed efficace, nell’attesa che finalmente veda la luce un Regolamento Unico Cantonale dove Lugano potrebbe diventare un esempio per tutto il Ticino.
Daniele Casalini, consigliere comunale della Lega a Lugano
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