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In pieno corso a Chiasso la maratona dei genietti dell’informatica

Ieri sera alle 18 ha preso avvio il primo hackathon ticinese, il primo in assoluto in Svizzera all’aperto.

Sono già diversi gli iscritti che hanno deciso di cogliere la sfida lanciata dagli organizzatori, che permetterà loro di poter concorrere a uno dei 2 premi in palio: il premio Hack the City e il premio RSI Radiotelevisione svizzera, che in totale ammontano a CHF 10’000 in denaro.

Parteciperanno sviluppatori, designer, maker e anche imprenditori o desiderosi di diventarlo. Piazza Indipendenza sarà perciò “occupata” pacificamente da talenti che, per 48 ore, si cimenteranno nella creazione e nello sviluppo di un’idea o di un progetto innovativo che sarà poi sottoposto al giudizio degli esperti chiamati a valutarne il potenziale.

Colombo e B Vannin yColombo e B Vannin yBarbara Vannin con in sindaco di Chiasso on. Moreno Colombo

Secondo Barbara Vannin “l’evento è riuscito e già solo per il fatto che sia stato organizzato ci ha dato enorme soddisfazione. È una prima per il nostro Cantone e siamo felici di averlo potuto organizzare con il sostegno di numerosi partner, in primis la Città di Chiasso che dal primo momento ha deciso di aderire con tutte le sue forze. Se poi pensiamo che un evento così tecnologico ha saputo suscitare l’interesse anche di sponsor quali BancaStato e RSI Radiotelevisione svizzera, questa è un’altra conferma che il nostro Cantone ha un forte desiderio di innovazione“.

“Non potevamo che scegliere Chiasso come location per Hack the City“, aggiunge Ryan Vannin. “È la sede voluta dal Cantone e da Agire del Tecnopolo Digitale, da qualche mese è stata posata la fibra ottica e il tessuto economico è caratterizzato da diverse realtà medio-grandi che operano nell’ITC“.

Oltre a BancaStato e RSI un sostanziale contributo per i premi è stato dato da AGE e da CP Start-Up. Sia il direttore di AGE Corrado Noseda e sia il coordinatore del Centro Promozione Start-Up di USI e SUPSI Roberto Poretti si sono detti entusiasti e pronti a sostenere l’hackathon ticinese. Coinvolti anche numerosi partner: la Fondazione Agire, il DFE, la CTI, la SUPSI, l’USI, l’ATED e anche Chicco d’Oro (il caffè non può mancare a una “maratona” digitale, ndr).

“Questa è la prima edizione. Con gli sponsor e i partner abbiamo già pensato di riproporre Hack the City a scadenza annuale. Non vediamo l’ora di vedere che cosa sapranno presentarci i partecipanti di HTC15” conclude Ryan Vannin.

Ticinolive in giornata visiterà l’evento.

 

Relatore

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