Riceviamo e pubblichiamo questo contributo di notevole interesse, per il quale ringraziamo l’autore Agostino Spataro, che già molte volte è apparso su Ticinolive. I suoi commenti, tuttavia, NON impegnano la Redazione.
Le fotografie sono state scattate personalmente dall’autore tra il 30 agosto e il 1° settembre.
Una situazione carica di esasperazioni, di disagi gravissimi (specie per i tanti bambini) e di assurdità. E’ semplicemente assurdo quello che sta accadendo a Keleti dove si fronteggiano una massa crescente di profughi (non emigrati economici) siriani che non vogliono restare in Ungheria, ma partire per la Germania e le forze dell’ordine di un governo che vorrebbe vederli partire, ma è costretto a farli restare. Tutto ciò in nome di un’Europa che non sa che pesci pigliare.
In tale contesto, un fatto ci appare meritevole di segnalazione: il comportamento esemplare, responsabile degli uomini e delle donne della “Rendorseg” (polizia ungherese) che, fino a oggi, hanno dimostrato di sapere fronteggiare, con pacata fermezza e senso di umanità, una situazione molto difficile, soverchiante che più che a un movimento migratorio assomiglia (credo lo sia) a un vero e proprio ESODO.
Non mi dilungo, ho preso alcune foto che allego (possono essere usate liberamente purchè si citi la fonte) che sono più eloquenti della parola, sperando che diano un’idea dei momenti di grave tensione che si stanno vivendo in Ungheria e delle sofferenze, dei disagi dei profughi la gran parte dei quali- mi ha detto un giovane siriano di Damasco – scappano dall’IS che è alle porte della capitale siriana. E il mondo sta a guardare!
Agostino Spataro
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