Naturalmente la star del giorno non poteva non essere il capo carismatico della Destra svizzera, il Consigliere federale abgewählt Cristoph Blocher, che non ha esitato a passare ancora una volta il Gottardo per portare il suo sostegno alla causa. Mi sono permesso di dirgli: “Io so perché Lei viene tanto volentieri nel Ticino. Il voto dei ticinesi è sempre così favorevole a Lei!” Mi ha regalato un sorriso un po’ complice (per una volta devo aver detto una cosa giusta).
L’avvocato Ghiggia è stato presentato ai giornalisti dal presidente del Consiglio di Stato on. Norman Gobbi.
“Occorre che il Consiglio federale cambi!”. Parole sante, ma non è detto che succeda. Ci vorrà un solido voto in ottobre, dal quale esca un parlamento connotato più a destra. [Non posso trattenermi dal pensare che nell’elezione 2007 l’UDC ottenne il suo miglior risultato di sempre… per finire impallinata in dicembre] EWS, un’autentica “calamità”, fuori.
Ghiggia ha un pensiero per Marignano (il 13 settembre di 500 anni fa): quella dura sconfitta contribuì a cambiare e a formare il paese. Fede, coraggio, speranza. Battersi, da qui al 18 ottobre, e al 15 novembre, con tenacia per la vittoria.
“Confermiamo i nostri 3 deputati al Nazionale… ma conquistiamo il seggio agli Stati!” In quella camera sono tutti “blind” (risate). [In effetti quella camera radicalchic è un’autentica “camera horribilis” per la Destra]. “Ho letto il programma dell’avvocato Ghiggia, l’ho confrontato con il mio. Sono identici!”
“Ghiggia sarà uno “Ständerat” che dice quello che pensa e fa quello che dice. Ci sono in giro troppi candidati che dicono una cosa e ne pensano un’altra… e che non vedono l’ora che arrivi il 19 di ottobre. [Il fenomeno è particolarmente acuto e diffuso nel Ticino, a causa di quel famoso 70% di un giorno di febbraio].
“Noi non vogliamo il diritto europeo e non vogliamo fremde Gesetze, fremde Richter” e così la pensavamo anche i nostri padri fondatori.
Blocher rivendica la sua qualità di imprenditore. “La mia industria è la più importante dei Grigioni, noi esportiamo il 96% della nostra produzione. Noi conosciamo l’estero e sappiamo trattare con l’estero!”
Verso la fine del suo speech Blocher tocca il più attuale e bruciante dei problemi: i migranti. “Ogni anno si stabiliscono in Svizzera circa 10o mila persone; in 4 anni ciò corrisponde alla popolazione di una città come Zurigo”. “Dublino e Schengen, abbiamo accettato tutto. Abbiamo accettato di abolire i controlli alle frontiere. Già, ma ci avevano assicurato che le frontiere esterne dell’UE sarebbero state hermetisch abgeriegelt. Noi pensavamo: i migranti potranno arrivare in Svizzera (come primo paese) solo in mongolfiera!” L’alt Bundesrat si permette qualche punzecchiatura ai danni dell’Italia, il pubblico si diverte.
Ecco, il suo discorso di sostegno a Battista Ghiggia è finito. Adesso incomincia il difficile. Saranno cinque settimane di fuoco.
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