Vi ricordate? Prime pagine dei giornali farcite di vignette sul Profeta e su Allah… Social network intasati da quella coraggiosa (!!!) dichiarazione “Je suis Charlie!”, che suonava come sfida al fondamentalismo islamico. Fiaccolate, manifestazioni silenziose, piagnucolate, fiumi di inchiostro, ore e ore di diretta tivù… In quei giorni è andato in scena in tutta Europa il peggio del moralismo e del conformismo. Se non mettevi sul tuo profilo Facebook “Je suis Charlie” eri un pirla. E tutti, come un gregge di pecore, a belare quel mantra: “Je suis Charlie, Je suis Charlie…”.
Bene, Marco. Io non l’ho mai fatto. Nemmeno tu? Lo spero.
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