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Il progresso sociale deve andare avanti – di Claudia Crivelli Barella

m5s-grillo-reddito-di-cittadinanzam5s-grillo-reddito-di-cittadinanzaRicevo e volentieri pubblico, anche se – ma forse sono troppo vecchio e, di conseguenza, irrimediabilmente superato – mi sembra che questo articolo raffiguri (e preconizzi) una sorta di Paese dei Balocchi. Se ben ricordo l’RBI (non so se lo chiamasse così) era anche un cavallo di battaglia dell’esagitato Grillo.

La Sinistra è sempre stata (ed è tuttora) imbattibile sul terreno dei Sogni. Gli altri, che chiameremo con sarcasmo “reazionari”, sono invece condannati a pagare le fatture dei Sognatori. Ben gli sta.

* * * * *

Barella 2Barella 2Quali sono le ultime conquiste sociali? L’AVS nel 1948, l’indennità di disoccupazione, le cinque settimane di vacanza, cure per tutti, la parità di salario tra uomo e donna (ah, no, questa non c’è ancora!)…e poi? Una società civile deve proseguire nelle sue conquiste… e prima o poi arriveremo anche in Svizzera al Reddito di Base incondizionato: un versamento mensile ad ogni individuo, di una somma di denaro sufficiente a coprire i bisogni di base e consentire la partecipazione alla vita sociale. Si tratta della realizzazione di un diritto umano fondamentale che si sta facendo strada nelle nostre società. Personalità di ogni credo politico, fede religiosa e nazionalità hanno sostenuto nei secoli questa idea, a cui sono stati dati vari nomi: sussidio universale, reddito di sussistenza, reddito di cittadinanza, reddito universale, reddito sociale garantito, dividendo universale, rendita a vita. Il Reddito di Base non è un sussidio sociale e non deve essere confuso con il salario minimo, il sussidio di disoccupazione, l’assistenza sociale o qualsiasi altra prestazione erogata in maniera condizionale. Il Reddito di Base è automatico, incondizionato e inalienabile. È erogato a tutti, ricchi o poveri, dalla nascita alla morte. L’importo è sufficiente a garantire a tutti una vita dignitosa – qualunque cosa succeda. È cumulabile con altri redditi.

Sarebbe sbagliato limitare il valore del lavoro a quello di puro mercato, come accade sempre più spesso. Dopo la scomparsa dei lavori ripetitivi e noiosi svolti in ambienti austeri, ora le forze che tendono a distruggere il senso umano e creativo del lavoro sono la pressione, lo stress e le costanti minacce. Al contrario, il Reddito di Base ripristina il valore etico del lavoro, sia nei confronti della società che con sé stessi. La pigrizia non risiede nel genoma umano: è soltanto una reazione al lavoro forzato. Donare la possibilità ai lavoratori di rifiutare le proposte di lavoro è una forma di responsabilizzazione. Si abbandona il pretesto della necessità. Senza libertà non c’è una vera etica del lavoro.

Lungi dall’incoraggiare l’ozio, il Reddito di Base permetterà a ciascuno, nella misura delle proprie capacità e del proprio desiderio, di impegnarsi in modo sereno, libero e responsabile in attività lavorative essenziali per l’interesse generale, che però gli impieghi tradizionali tendenzialmente trascurano. Il lavoro è sempre d’attualità ed il suo compito enorme. È più che mai necessario che ognuno possa impegnarsi: a prendersi cura di se stesso, dei propri genitori, dei propri figli e della propria famiglia; a lavorare per il bene pubblico comune (la conoscenza, le arti, la cultura,…); e infine a lavorare per sviluppare e applicare a tutti i livelli i mezzi che permetteranno di lasciare in eredità alle generazioni future un pianeta vivibile.

Claudia Crivelli Barella, candidata per i Verdi al Consiglio Nazionale


Relatore

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  • Tanti anni fa un frate (o meglio: un uomo vestito da frate) si mise a fare autostop su una strada del Ticino. Lo vide un automobilista e impietositosi si fermò. Il presunto religioso salì sulla vettura e il conducente iniziò a interrogarlo su questioni di fede. In breve tempo si accorse che qualcosa non quadrava. Anzi: vi era più di un sospetto che l'uomo fosse un truffatore. Allora il conducente, esperto meccanico, fece grippare il motore e la macchina si bloccò. A questo punto il furbo automobilista disse: "Caro Padre, non è niente. Lei però dovrebbe essere così gentile da scendere, e mentre io cerco di riavviare il motore, spingermi un po' la vettura". L'uomo col saio abboccò, scese e fece quanto gli era stato detto. Ma l'automobile ripartì di scatto e il malandrino, che effettivamente era un ladro, rimase appiedato con un palmo di naso.
    Ogni temerario riferimento a certe realtà del giorno d'oggi è puramente casuale.

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