Categories: FocusPrimo piano

La difesa nazionale seduta al Camp Nou di Barcellona – di Tiziano Galeazzi

Un bell’articolo questo di Tiziano, vivace e aggressivo, come piace a me. Circa le tesi di fondo (in particolare sui SIC) non dovrei nutrire molti dubbi. Ma recentemente un mio buon conoscente mi ha messo una pulce nell’orecchio: “La Sinistra strilla a più non posso evocando il fantasma del passato ‘scandalo’ delle schedature. Ma non pensi che questa legge potrebbe anche essere usata per colpire uomini di Destra?”

No, non lo credo. Tuttavia non mi sento di escluderlo in assoluto. I tempi che corrono li conosciamo tutti e da che parte stia il potere reale, lo sappiamo.

Ora parola a Galeazzi (vi avverto, è frizzante e sarcastico).

* * *

Possiamo raccontarla come vogliamo, ma con la riduzione del nostro Esercito ben presto lo potremo accomodare all’interno dello stadio di Barcellona, il famoso Camp Nou, dalla capienza di ca. 100’000 spettatori.


Con questo paragone sorgono moltissime domande, una su tutte potrebbe essere: la difesa di una nazione, benché piccola come la nostra, potrebbe essere garantita veramente da un Esercito ridotto a “pelle e ossa” come quello previsto? Personalmente ho dubbi, e francamente mi chiedo se a questo punto non varrebbe la pena farsi difendere da nazioni terze attorno a noi, pagando le fatture di prestazione ogni fine mese. Eppure, se questa provocazione può sembrare forte, una ancora più oscena è giunta al pubblico in questi giorni: mi riferisco al lancio del referendum contro la legge sui “Servizi informazioni della Confederazione” (SIC). Le baggianate con cui un gruppo di pellegrini rosso-verdi giustifica il valore di tale raccolta firme suonano come un’assurdità demenziale: si passa dagli scandali della guerra fredda e le schedature degli anni ’80 agli scenari dei film di James Bond, fino all’ipotetico controllo dell’apparato istituzionale da parte dei militari (colpo di Stato) e al controllo globale delle persone e della loro privacy, manco avessimo i mezzi per controllare tutta la popolazione che vive in Svizzera, fino alla guerra cybernetica. Se ciò arriva dal presidente di gioventù socialista svizzera, indottrinato dai libri di scuola e con la bocca ancora sporca di latte, passi, ma quando in ballo sono la Vice presidente dei Verdi, Rytz, e il CN socialista, Schwaab, c’è da chiedersi veramente in che mondo vivano: siedono in Parlamento ma non hanno ancora capito che cosa veramente stia succedendo attorno a noi e all’interno della nostra Confederazione.

Non hanno forse letto, o magari gli è comodo ignorare, alcuni rapporti del SIC, dove più di cento simpatizzanti della “guerra santa” (in più anni) sono partiti per il fronte verso Est. Non hanno forse realizzato, questi deputati, che non tutti potrebbero lasciare la scorza nei luoghi delle battaglie e potrebbero un giorno tornare da noi con altri loro compagni, ben addestrati, gasati e pronti al martirio in nome della loro fede o di chi di dovere.

Abbiamo il SIC che risulta essere il più controllato e ristretto Servizio di tutto il mondo. Nessun altro Paese ha nelle proprie Istituzioni la facoltà di controllare perfino la carta igienica (uso, dimensioni e costo) usata in tale settore.

Per cui codesti pellegrini, chiaramente con i piedini al caldo e senza particolar pensieri notturni, vorrebbero negare, nel nome della privacy, il miglioramento dei mezzi di controllo per monitorare potenziali minacce in Svizzera. E’ indubbio che la privacy sia sacra per tutti, ma chi non ha nulla da nascondere non ha ragione di preoccuparsi. Anzi, nei tempi in cui seguaci della nuova minaccia globale (ISIS) si aggirano per i continenti indisturbati, dovrebbe far piacere poter contare su maggior controllo ed efficienza, con nuovi mezzi e leggi, dei nostri Servizi informativi, cosi come dovrebbe essere per l’Esercito in sè, se dovesse essere chiamato a far fronte a un impiego.

Una domanda vien spontanea per questi referendisti hollywoodiani che hanno paura d’essere controllati o di avere compagni di merenda controllati dall’Intelligence. – In quanti social networks siete iscritti? Informatevi bene dove passano e tutti i vostri dati e le vostre fotografie in vacanza, con o senza i vostri peluche o Teddy bear, che postate. Dal grande fratello…

Tiziano Galeazzi, candidato UDC al Consiglio Nazionale

Relatore

Recent Posts

Giuseppe Buffi, giornalista e consigliere di Stato – Un breve ricordo

Era il 21 luglio dell’anno 2000, mi trovavo a Dalpe (esattamente dove sono ora, e…

4 ore ago

La notte è blu nel villaggio di Dalpe – Un evento musicale variato e brillante, da non perdere – 28 luglio

2018 Il mese sta per finire. Un ricordo  * * * Da Claudio Taddei agli…

5 ore ago

Esercito svizzero Quo Vadis?

Esercito. La Svizzera lo vuole di Giorgio Piona immagine dal sito del Dipartimento militare Il…

8 ore ago

La festa del Primo Maggio

di Jean Olaniszyn La ricorrenza del 1° Maggio, almeno alle sue origini, ha ben poco…

9 ore ago

C’era una volta… il viaggio in Oriente – di Agostino Spataro

Questo articolo bello e appassionato non manca, tuttavia, di suscitare una certa perplessità. Tutti noi…

10 ore ago

2 maggio 2019. Nel giorno di Leonardo ci siamo ritrovati al Rivellino

In una giornata inclemente, fredda e piovosa, la festa nell'antro sassoso del Rivellino è stata…

12 ore ago

This website uses cookies.