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Rapina a Galbisio, poi breve fuga nei boschi del Monte Ceneri

Notizie di questo genere si succedono con esasperante monotonia. Un rischio c’è, eccome. Quale? Che vengano – per una forma di assuefazione psicologica – considerate “di ordinaria amministrazione”. Il buonismo imbelle della nostra società,  della nostra politica e della nostra autorità non può che peggiorare le cose. L’omicidio di Chiasso ad esempio, con i suoi antefatti e il coinvolgimento di pregiudicati, induce alla riflessione ed inquieta.

La Polizia cantonale comunica che questa sera poco prima delle 21.00, sull’autostrada A2 in carreggiata nord-sud presso il distributore Shell dell’area di servizio di Galbisio, è stata portata a termine una rapina. Un uomo è entrato nella stazione di servizio e dopo aver minacciato la commessa con un paio di forbici si è fatto consegnare del denaro. L’autore è fuggito a bordo di una vettura di piccola cilindrata con targhe estere, condotta da un complice. I due, fuggiti in direzione sud hanno in seguito abbandonato l’auto al portale nord della galleria del Monte Ceneri, fuggendo a piedi nel bosco. Il dispositivo di ricerca disposto sul terreno ha permesso di individuare due individui nei pressi della caserma ufficiali al Monte Ceneri. Le due persone fermate da una pattuglia della Polizia cantonale, hanno ammesso di essere gli autori della rapina e quindi sono stati arrestati. Si tratta di un 21enne e di un 20enne di nazionalità albanese. Durante la rapina non vi sono stati feriti.

Al dispositivo di ricerca hanno partecipato la Polizia comunale di Bellinzona e le Guardie di confine.

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