La prima presa di posizione ufficiale giunta in redazione è quella della Lega (loro sono però avvantaggiati, non hanno bisogno di “pensarci su”, gli viene automatica).
Widmer Schlumpf parte, ma i danni da lei fatti, durante i suoi otto anni di permanenza in carica, alla Svizzera in generale ed al Ticino in particolare, restano: si tratta infatti di danni permanenti. Pensiamo in particolare alla distruzione della privacy bancaria, smantellata senza ottenere alcuna contropartita, e alle fallimentari trattative con l’Italia. Se chi ha governato la Svizzera in passato avesse tenuto lo stesso atteggiamento disfattista di Widmer Schlumpf, il nostro Paese avrebbe cessato di esistere da un pezzo. Si spera che la partenza della ministra del 4% permetta almeno di salvare il segreto bancario dei cittadini elvetici.
E’ poi evidente che il seggio liberato da Widmer Schlumpf spetta, senza alcuna discussione, a un secondo rappresentante dell’UDC. I cittadini elvetici, che lo scorso 18 ottobre hanno espresso un voto chiarissimo, meritano di avere un governo federale la cui composizione rispetti il più possibile la forza elettorale dei partiti che vi sono rappresentati. Se il paese elegge a destra, non ci può essere un governo che pende a sinistra, come finora accaduto anche a causa della presenza – scandalosa dal profilo democratico e perniciosa da quello operativo – di Eveline Widmer Schlumpf.
Lega dei Ticinesi
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