

Il 9 di febbraio sarà applicato attraverso la clausola di salvaguardia
Soddisfazione in casa PLRT: un passo nella giusta direzione!
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Il PLR manifesta soddisfazione, e fa bene. Il nostro parere, tuttavia, non cambia. Il nuovo governo, così come il vecchio, non applicherà mai il 9 febbraio.


L’obiettivo del Consiglio federale è quello di salvaguardare gli Accordi bilaterali, integrando la clausola di salvaguardia. Il duro lavoro di sensibilizzazione del ministro ticinese sta quindi dando i primi frutti. Il 1° ottobre aveva presentato il modello ticinese ai membri della Conferenza dei Direttori Cantonali dell’Economia Pubblica (CDCEP) per spiegar loro la clausola di salvaguardia ticinese. Due mesi più tardi, Vitta è tornato a Berna per spiegare i motivi per cui, nell’attuazione delle nuove disposizioni costituzionali volute da Popolo e Cantoni, il Governo ticinese ritiene che non ci si possa limitare alla sola questione dell’immigrazione, ma che sarà essenziale considerare anche l’impatto della libera circolazione delle persone sul mercato del lavoro, in un’ottica attenta alle diverse realtà e alle specifiche esigenze regionali.
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La clausola di salvaguardia, mai che davvero questo Consiglio entrante portasse a termine l'ipotesi, non sarebbe l'applicazione né della volontà sostanziale del Popolo, né della lettera formale del diritto; una pagliacciata per cercare di salvare la faccia con il Popolo ed il deretano con Bruxelles. L'onestà intellettuale impone di vedere le cose come stanno, non come ci piacerebbe che fossero