Michael Snyder: i segni che mostrano l’arrivo della crisi finanziaria

dal portale www.blognews24ore.com

Articolo dell’economista americano americano Michael Snyder, pubblicato il 2 dicembre sul portale The Economic Collapse Blog

“L’attività economica rallenta ovunque nel mondo. Numerosi segni mostrano che ci troviamo esattamente nella stessa situazione di quella che ha preceduto il grande crash della Borsa nel 2008 (…).

Giovedì il corso del petrolio ha chiuso sotto i 40 dollari al barile. Nel 2008, il greggio era crollato sotto i 40 dollari al barile poco prima del crash di settembre. Il corso del rame è sceso a 2.04 dollari. L’ultima volta che è successo, era poco prima del crash di Borsa del 2008. Le previsioni della Business Roundtable per gli investimenti del 2016 negli Stati Uniti non sono mai state tanto basse dal 2008. I fallimenti sui crediti delle imprese americane non sono mai stati così alti dal 2008. Il problema è rilevante, dato che da allora il debito di queste imprese è all’incirca raddoppiato. Le statistiche di utilizzo delle carte di credito negli Stati Uniti mostrano che le vendite per le feste di fine anno sono negative. La produzione industriale americana si contrae al ritmo più alto dalla crisi finanziaria del 2008.

Nel 2008, il corso delle materie prime era crollato poco prima del crollo delle azioni. Alla fine dello scorso novembre, l’indice Bloomberg delle materie prime ha toccato il livello più basso degli ultimi 16 anni. Da un punto di vista storico, le azioni tendono a crollare circa 12-18 mesi dopo l’ultimo picco dei profitti delle imprese. Attualmente, l’ultimo picco si è avuto 15 mesi fa.

Nel 2008, il mercato delle obbligazioni a rischio ad alto rendimento era crollato poco prima del crash della Borsa. Attualmente, il mercato delle obbligazioni è ai livelli più bassi degli ultimi 7 anni. Tutti questi indicatori si stanno manifestando contemporaneamente, come era stato il caso nel 2008, il che segnala gravi problemi. Oggi, un articolo di Reuters cita uno studio del colosso bancario americano Citigroup, i cui analisti ritengono che l’economia americana abbia il 65% di probabilità di entrare in recessione nel 2016. (…)

Personalmente ritengo che siamo già in recessione. Le cifre ufficiali sono comunicate con una certa latenza. (…) Ad esempio, sappiamo che la recessione del 2008 era cominciata a inizio anno, mentre nel corso dell’estate il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke et l’élite politica affermavano con sicurezza che non vi sarebbe stata recessione. Rifiutavano di ammettere la verità. E’ esattamente quanto accade oggi. (…)”

 

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