Contro i “cinque soldatini” straripa l’indignazione del PPD

Scandaloso: cinque soldati di partito affossano la moratoria sugli studi medici chiesta dal Ticino! (titolo originale)

NOTE PERSONALI

  • Il voto appare in effetti sorprendente, ma immaginiamo che i deputati in questione abbiano le loro ragioni.
  • Ticinolive sarà (ovviamente) lieto di ospitare l’opinione di uno o di tutti i Cinque.
  • Qualificare i Radicali “di destra” è un vezzo abusato e diffuso ma non sta in piedi. Il consigliere federale  Burkhaltèr è “di destra”? Assurdo. E provate a dire ad Abate “Lei è di destra”! (osservate però la distanza di sicurezza). È un modo ridicolo e ingannevole di parlare. Anche se lo dice il grande Lombardi (per sue finalità) NON sta in piedi.

5 soldatini 25 soldatini 2Ignazio Cassis (già medico cantonale, oggi presidente delle Casse malati svizzere che si fregano le mani!), Giovanni Merlini, Marco Chiesa, Lorenzo Quadri e Roberta Pantani: questi i cinque Ticinesi che al Consiglio nazionale hanno affossato la prosecuzione della moratoria per l’apertura degli studi medici di cui il Ticino ha assoluto bisogno per non farsi sommergere dall’invasione dei medici d’oltre frontiera.

Una richiesta precisa che il Consiglio di Stato aveva formulato alla Deputazione ticinese, sapendo dopo l’esperienza del 2012 quanto questa invasione faccia immediatamente esplodere i costi della salute e i premi delle casse malati.

Dopo tanto blaterare di “difesa degli interessi del Ticino” in campagna elettorale, alla prima votazione che toccava direttamente il Cantone i cinque liberali, UDC e leghisti hanno preferito seguire l’ordine di scuderia dei loro partiti! Sarebbe bastato uno di loro a far pendere la bilancia dall’altra parte, ma tutti e cinque i soldatini di partito hanno affossato una soluzione federalista che permetteva ai Cantoni che ne hanno bisogno di limitare i nuovi studi medici, senza imporre il freno a quelli che non lo vogliono.

Una soluzione lungamente ragionata, per ben tre anni, fra il Consiglio federale e le Camere, e accettata pure oggi a larga maggioranza dagli Stati. Altro che frenare l’immigrazione e i frontalieri, altro che contenere i costi della salute… Ora sappiamo cosa il Ticino può guadagnare dalla nuova maggioranza di destra che domina per un voto il Consiglio nazionale: niente! I Ticinesi che vedranno ripartire la corsa al rialzo dei premi di Cassa malati sapranno chi ringraziare.

PPD (rif. on. Filippo Lombardi)

 

Relatore

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  • Finalmente s’apre uno spiraglio interpretativo (anche per noi anestetizzati) nel peraltro accidentale malanno… cassamalattaro. Et voilà la destra somministra! Sono anni che la destra populista e la “questione” liberista si corteggiano senza presentare una ricetta riassuntiva. Eccole ora finalmente (qualcuno dirà) unite in un intimo setting… terapeutico. Siamo nelle mani dei Liberali autentici. Sospesa, per ora, la “pomata” del consenso. La destra federale e federata contro tutti, nella più classica cura neoliberista di thatcheriana rappresentazione. Sarebbe un vero peccato poi, che alla fine di tutto il percorso clinico uscisse tuttavia vincente l’affine identità dei redditi alti, con la relativa medicina a velocità… redditocratiche. Diagnosi infausta? Staremo a vedere. Della destra pop si sono nondimeno serviti tutti quelli che (assistendo sornioni al gioco stato-minimalista da parte dalle truppe di pop-sfondamento) ne hanno ricavato benefici ideologici. E proprio il caso di dirlo: ”I Ticinesi (e Confederati) che vedranno ripartire la corsa al rialzo dei premi di Cassa malati sapranno chi ringraziare.”

  • Insomma: 1) corsa al rialzo dei premi di Cassa malati; 2) corsa al ribasso del potere d'acquisto del consumatore piccolo o medio; 3) corsa al peggioramento dei conti pubblici; 4) corsa a una continua precarizzazione del mondo del lavoro e delle prospettive economiche; 5) ...e si potrebbe continuare all'infinito. Ergo: non è forse un pochino semplicistico argomentare che è solo ora con la Destra "trionfante" che i problemi vengono a galla? In un modo o nell'altro si dovrà e si potrà riempire i sacchi vuoti o non riempirli affatto. Ci staranno pensando colà dove si puote ciò che si vuole. Ma non chiedete al tapinissimo cittadino di farlo fino alla consumazione dei secoli. Piuttosto non andrà più dal medico, o si affiderà a quello che sta lassù.

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