Le previsioni per il nuovo anno dell’economista francese Jacques Attali, dall’edizione online del giornale francese L’Express.
1. Nuovi attentati terroristici molto gravi sono attesi in molti paesi, inclusa la Francia.
2. Peggioramento dei conflitti in corso in Siria, Irak, Libia, Yemen e Ucraina.
3. Scoppieranno altri conflitti, in particolare nel Mare della Cina, in India, in Africa. Si potrebbe giungere a un conflitto mondiale, religioso o laico, oppure legato al settore energetico.
4. Vi sarà il crollo di determinati paesi, soprattutto in Africa, sul modello di quanto accaduto in Somalia e in Sudan.
5. A livello globale dovrebbe scoppiare una crisi economica di vaste proporzioni, simile a quella del 2008. Non partirà dai crediti speculativi concessi alle economie domestiche, ma dai crediti concessi alle imprese (come già mostra questa settimana il fallimento del fondo Third Avenue a New York). L’assenza di regolamentazione dello «shadow banking» e l’aggressività dei fondi «attivisti» dovrebbero accelerare il disastro.
6. Vi sono molte possibilità che la Gran Bretagna esca dall’Unione europea.
7. L’elevazioni di muri alle frontiere dei paesi dell’Unione europea, quale protezione dai flussi migratori, confermerà la crisi dell’Europa e metterà in pericolo l’esistenza dell’euro.
8. Avverranno catastrofi naturali legate ai cambiamenti climatici.
9. Potrebbe scoppiare una grave epidemia , senza che siano disponibili vaccini e trattamenti, la quale causerà la chiusura delle frontiere a livello mondiale.
10. In Francia vi sarà un peggioramento della disoccupazione, la rabbia crescente verso il governo, la partenza di molti giovani verso la Siria o Londra.
Ognuna di queste pessime eventualità, anche se si realizzerà in forma localizzata, avrà un impatto planetario che rallenterà la crescita mondiale, precipitando ancor più l’umanità in una situazione di crisi.
NOTA (fdm) Bisogna ammettere che il buon Attali è andato giù pesante…
Nel suo libro più influente, “The Rise and Decline of Nations: Economic Growth, Stagflation, andSocial…
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Tutte cose che potrebbe dire chiunque. Quali sarebbero le previsioni? In alcuni casi parla anche al condizionale.
Bien,umani allo sbaraglio.Chi pensa per se pensa per tre.
Olè,sole e bel tempo .Giornata da 35°
il vero problema è che siamo in troppi, nella qualità di esseri più nocivi che mai abbiano popolato il pianeta. Per un agnostico (in pratica un ateo) quale sono non rimane altro da fare che sperare che il buon Dio si decida ad inventare un virus ben più efficace degli innocui Ebola o Aids. Non avrebbe neanche bisogno di affaticarsi il cervello: basterebbe che rimettesse in circolazione il virus del vaiolo, scomparso purtroppo già nello scorso secolo, vittima anche di troppo efficaci vaccinazioni. Adesso gli esseri umani vaccinati contro il vaiolo hanno tutti più di 80 anni, il loro sistema immunitario è ridotto al lumicino. I "meno senescenti" non sono più vaccinati.
Eccomi al terzo tentativo (patetica ostinazione) per non farsi mettere nel limbo del Pending. No, non scriverò il famigerato link «population punto/io» punto/io sta per (.io) indirizzo che ha "condannato" i due precedenti post, ora presumo, in… sala d’aspetto. Tuttavia mi preme ritornare sul tema della dismisura accennata da GS1235. Che la nostra ricchezza sia solo illusoriamente riservata a tutti è ormai scontato, come pure sappiamo che il sistema industriale occidentale consuma più del 40% delle risorse primarie per compiacere, grosso modo, il 6% della popolazione planetaria. Con il reale rischio di consumare tutto come se non ci fossero generazioni sucessive alla nostra. Il problema è come uscirne. Anzi è a sapere se si vuole… rimediare. Certo la scienza tenta di sedurci con vari aggiustamenti tecnologici. Più che altro usati come sedativi. Perecchio efficaci sul piano del reddito immediato e spesso per niente affidabili sul lungo termine. Oppure eccoti la tecnica usata quale propaganda ricattatoria: o il progresso o il ritorno alle caverne, e via di questo passo. Esclusa d’ufficio una riflessione sulla possibilità di un cambiamento delle nostre umane abitudini. Certo si vuole risolvere (eludere) il problema andando su Marte. Ma la sola idea che siamo vicini alla soglia dei 10 miliardi di bocche da sfamare (qui da noi) senza avere un’idea di come poterlo fare, mi atTERRisce. E non credo sia necessario scomodare Malthus.
Jacques, sempre il solito inguaribile ottimista, si è dimenticato della patria dei mercenari, dei furbacchioni e degli evasori. Completo l'elenco delle sue previsioni con il punto numero 11:Sommovimenti e fuochi di antagonismo anche nell'isola che non c'è.
incoraggiante, non c'è che dire! meno male che sono previsioni personali anche se basate su fatti attuali, mi sembra che si atteggi a Nostradamus
Com'è che non ha fatto trapelare la notizia che c'è un meteorite in rotta di collisione con la terra?