La Fondazione che cura la gestione del Parco ha completato negli ultimi anni la rete interna dei sentieri, restaurato il Mulino del Ghitello, creato il «Percorso del cemento» e, più in generale, ha realizzato numerosi interventi di valorizzazione e gestione delle componenti naturali e antropiche della zona. I nuovi crediti cantonali permetteranno di proseguire con gli interventi di cura del territorio e ampliare l’offerta di visite didattiche.
Il programma di interventi prevede tra l’altro la messa in sicurezza dei sentieri e delle gallerie dell’ex cementificio Saceba, la formazione di terrazze panoramiche, l’allestimento di un’aula didattica e la sistemazione di spazi nella torre dei forni, oltre a varie misure di gestione forestale e naturalistica.
frequentata sia a scopi didattici sia per attività legate al tempo libero, anche grazie al suo alto interesse naturalistico e scientifico: in un territorio ristretto è infatti possibile visitare una successione geologica di rara bellezza, che permette di ricostruire l’evoluzione del nostro Pianeta negli ultimi 200 milioni di anni. Il Parco è inoltre conosciuto per i contenuti antropici – mulini, opifici e altro – legati alle attività artigianali un tempo insediate lungo il fiume Breggia.
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