Pubblico con piacere la lettera della sempre impegnata Mara Grisoni, ecologista. La sua perorazione va benissimo ma un piccolo appunto glielo voglio fare. Quando scrive, testualmente: “[…] al recupero dei 18’000’000 necessari per il trasporto pubblico (si tratta di soldi che con o senza tassa dovranno essere recuperati in qualche modo!)” Mara imposta il discorso in un modo fondamentalmente errato.
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Certo la parola “tassa” spaventerebbe chiunque ed è per questo che è necessario informarsi e non limitarsi ad ascoltare chi proclama tragicamente l’aumento di tasse per i ticinesi.
E così, dopo aver letto le argomentazioni del referendum ho deciso di approfondire un po’ la questione ascoltando le opinioni di favorevoli e contrari e leggendo il messaggio governativo. Innanzitutto, è dal 1994 che c’è la possibilità di prelevare una tassa sui grandi generatori di traffico (“Chi genera importanti correnti di traffico è tenuto a contribuire finanziariamente all’offerta di trasporto pubblico tramite il versamento di una tassa di collegamento”, art.35 della Legge sui trasporti pubblici del 6.12.1994) vincolata e destinata ai trasporti pubblici. Questo significa che oltre all’on. Zali, qualcun altro ha già trattato il tema…
È bene specificare inoltre che la suddetta tassa non sarà destinata né ai ticinesi, né ai lavoratori, né a chi fa la spesa in Ticino bensì a chi è proprietario di 50 o più parcheggi. Questo significa che la tassa andrebbe a “colpire” le aziende e i centri commerciali di grosse dimensioni (appunto i GRANDI generatori di traffico) i cui dipendenti, per lo più d’oltre frontiera, si spostano regolarmente uno per auto. Può darsi che qualche imprenditore decida di far pagare i parcheggi ai suoi dipendenti oppure che nei grandi magazzini vengano introdotti dei parchimetri collettivi.
Conseguenze : 1) anche i frontalieri contribuirebbero in buona parte al recupero dei 18’000’000 necessari per il trasporto pubblico (si tratta di soldi che con o senza tassa dovranno essere recuperati in qualche modo!) 2) qualche ticinese tornerebbe a fare la spesa nei piccoli negozi di paese (questo si che sarebbe un bene per l’economia locale!)
Insomma, se vogliamo un aumento dell’efficienza e della capillarità dei trasporti pubblici, dobbiamo anche dare fiducia a chi lavora in questo senso. In questo Cantone chi fa qualcosa (specialmente per il territorio e per l’ambiente) viene sempre criticato come se traffico e smog siano problemi secondari ma non è così, non per tutti almeno! Per me la salute viene al primo posto, a qualsiasi costo!
Ricordate solo che se non dovesse passare, saremo ancora noi ticinesi a rimetterci mentre gli imprenditori e i frontalieri se la rideranno per l’ennesima volta e a tasche piene!
Mara Grisoni
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