Categories: OspitiPrimo piano

“Guardate che Timbuctù è un posticino bellissimo!” – Lorenzo Quadri ai Molinari

Dalla bacheca Facebook del municipale Lorenzo Quadri.

Un post notevole, articolato e documentato, firmato da un politico che talvolta viene stupidamente offeso. A questo punto sarebbe a nostro avviso fondamentale una presa di posizione, ampia ed autorevole, dell’on. Michele Bertini, capodicastero di Polizia e Responsabile della sicurezza. Non su un semplice “social” o su un portale, ma facendo uso dei media più importanti a disposizione.

Secondo noi è politicamente errato lasciare campo libero alla Lega in questa vicenda assai sensibile.

Quanto ai Socialisti, ci limitiamo a dire che è un bene che i Molinari abbiano dei difensori (come anche Beretta Piccoli). Difensori che, naturalmente, si assumono la responsabilità di ciò che dicono e fanno.

* * *

Alcune banali considerazioni sulle ultime “poco edificanti” vicende che hanno interessato in questi giorni l’ex macello:

  • I molinari occupano l’ex macello abusivamente nel 2002. Allora venne sottoscritta una convenzione con la città che poneva varie condizioni per la permanenza negli spazi, naturalmente tutte disattese. Ed in ogni caso la convenzione è scaduta ad anni.
  • Di conseguenza, il municipio non ha di per sé bisogno di alcun progetto specifico per sloggiare gli occupanti abusivi da un immobile che è di proprietà dei cittadini. E di sicuro non ha bisogno dell’approvazione dei molinari per l’utilizzo futuro, che si tratti di creare spazi per eventi, insediare mercatini dell’usato o il museo di storia naturale.
  • Giustificare il lancio di sassi contro i poliziotti dicendo (dove sono le prove?) che questi ultimi “cercherebbero lo scontro” è come giustificare lo stupro dicendo che la gonna era troppo corta.
  • Che il municipio starebbe di proposito creando tensioni con gli autogestiti (?) è una storiella ridicola. Qui c’è qualcuno che lascia galoppare un po’ tanto la fantasia.
  • Per contro, l’aggressione ai danni dei poliziotti è dimostrata dall’auto con i vetri sfondati. E, nella sua logorroica presa di posizione, l’assemblea degli autogestiti mica prende le distanze.
  • Non sono frutto di fantasia nemmeno le puerili provocazioni dei molinari all’indirizzo della città, come le scritte sull’asfalto o i volantini che qualificano Lugano di “città di merda”. Bene, se Lugano è una città di merda, si può sempre trovarsene e un’altra più gradita, ad esempio Timbuctù.
  • Che a Lugano non ci sarebbe “niente per i giovani” sono balle di fra’ Luca. Che quel che viene fatto, ed è molto, non interessi ai molinari (ma sono poi giovani?) è un altro discorso e, personalmente, non ci perdo il sonno.
  • Al PS di Lugano non ne va bene una. I compagni che si sciacquano la bocca con il rispetto delle regole da anni tentano di difendere l’occupazione illegale a suon di giravolte acrobatiche: le regole vanno rispettate, anzi no l’illegalità va bene, però le mele marce che aggrediscono i poliziotti vanno espulse, gli spazi devono essere pubblici ma in parte possono anche essere occupati, e avanti con le uregiatade. Poveri compagni, fanno quasi tenerezza: sfidano impavidi il ridicolo per tentare di tener su la coda ai molinari e questi ultimi, sempre nel loro comunicato, per tutto ringraziamento sparano a zero contro “l’arroganza del PS”.
  • Visto che il sottoscritto, come dicono i molinari, è notoriamente fascista, non traggo conclusioni da quanto sopra; le tragga semmai chi legge, se lo vorrà.

Lorenzo Quadri

Relatore

View Comments

  • Quando si entra nel cosiddetto radicalismo dell’ordine costituito, c’è il rischio di diventare unilaterali. La “querelle” dell' ex macello potrebbe offrire chiavi di lettura perfino ciniche. Basterebbe immaginare quanti animali nel corso degli anni siano stati soppressi, in quel lugubre indirizzo, in nome della cosiddetta alimentazione onnivora. Per cui il luogo e il nome stessi offrirebbero tutta una serie di accostamenti perfino truculenti. Vegani e/o vegetariani, saprebbero aprire un lecito contenzioso infinito. Quindi un luogo, di per sé, carico di simboli. Fermiamoci qui.

    Perché quando si entra nel cosiddetto radicalismo dell’ordine costituito, si arrischia di diventare unilaterali. Questo per dire che non siamo immersi in un mondo perfetto. Come sembra qualcuno voglia ricordarci a suon di regolamenti. Certo molti hanno sempre immaginato di poter con-vivere in un mondo… mondato di tutte le ingiustizie, fino ad arrivare a credere che la perfezione etica dettata esclusivamente a suon di norme e regolamenti fosse semplicemente un’antipatica prerogativa dei burocrati-marxiano-statalisti.

    Ma le cose cambiano. Cambiano perché il malessere indotto dalla carenza di civismo si espande visibilmente. Nella sua percezione, tuttavia, si nasconde un’insidia: proprio quella di diventare unilaterali nella sua lettura. Basterebbe gettare uno sguardo fuori dallo specifico per accorgerci che di… macelli ce ne sono a iosa.

  • Poveri compagni, fanno quasi tenerezza. Caro Lorenzo, il quasi lo puoi tranquillamente omettere. E non ti preoccupare per loro, tanto il ridicolo non uccide.

    • Forse non ci siamo capiti… anzi, mi scuso, dovrei correggermi con: forse non mi sono spiegato bene. Ci tengo alle forme del civismo redazionale. Tanto del civismo ormai perso risiedeva soprattutto nel buon uso delle parole, delle terminologie, dei modi di esprimersi. Le parole sono pietre diceva un tale. Appunto massima condanna per chi lancia sassi… di pietra. Ma anche una civile resistenza verso le parole usate come fossero pietre. Altrimenti si va a finire in… civismi unilaterali.

    • Sarebbe opportuno, per lei e chi la legge,se utilizzasse i sostantivi giusti.
      "Compagni" per i socialdemocratici è fuori luogo e sprecato; il termine corretto è ARRESI o, se proprio non vuole infierire, SINISTRATI.

  • Invito superfluo quello di "andare a Timbuctù: Verranno loro da noi, saranno ospitati al Molino e, nei ritagli di tempo libero da impegni socioculturalpolitici, vi faranno un culo grande come il secondo tubo che vi apprestate a costruire.

  • A tastodolente. Avevo interpretato male la parte finale del Suo commento, a dire il vero piuttosto confusa. Dividiamoci quindi le colpe e le scuse a metà.

Recent Posts

Nazionale a picco – Pontiggia si scatena contro Quadri. Ha ragione? Sì. E Quadri? Anche lui

2018 Dopo la deludente sconfitta della nazionale contro la Svezia il direttore del Mattino dice…

12 ore ago

26 dicembre 1476 – Milano – Il Duca cade assassinato

Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, dissoluto e crudele, temuto e odiato, morì così. Il…

12 ore ago

“Mi sono scoperta come pittrice nella Costa Smeralda” – Intervista a Mari del Buono

Abbiamo incontrato questa artista in occasione di un incontro poetico in casa Sciolli, a Pura.…

13 ore ago

Il mistero della morte di Wolfgang Amadeus Mozart

Il grande compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart mori a Vienna il 5 dicembre 1791, all'età…

17 ore ago

“Non corrotta perché rubi, ma corrotta perché collaborazionista e nemica della propria nazione” – di Francesco Mazzuoli

2017 : Fuga dall'Europa (titolo originale) da www.conflittiestrategie.it * * * Il fine di questo portale…

18 ore ago

La nascita dei Royal Baby inglesi : aneddoti

Sul portale del quotidiano francese Le Figaro, la storica canadese Carolyn Harris racconta qualche aneddoto…

19 ore ago

This website uses cookies.