Guerra di Siria. La Russia risponde alle accuse del Segretario della Nato

dal portale www.blognews24ore.com

* * *

“Tengo a ricordare a Stoltenberg che l’origine della crisi in Siria non è l’operazione delle forze aerospaziali russe, ma l’attività insensata dei paesi della NATO che hanno fatto piombare la regione nel caos.” Senza voler dare a tutti i costi tutte le ragioni a Putin, ci sentiamo di affermare che l’azione americana, ispirata all’idea maniacale del rovesciamento di Assad (che è senz’altro un dittatore, una specie di cui pullula il mondo), ha innescato una gravissima crisi, che minaccia anche l’Europa.

Siamo, purtroppo, deboli e – da deboli – subiamo le follie dei potenti.

* * *

Il ministero russo della Difesa ha commentato la recente dichiarazione del Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, secondo cui l’operazione delle forze aerospaziali russe in Siria ostacola la risoluzione pacifica del conflitto e conduce a un aumento della tensione nella regione.

Il portavoce del ministero russo della Difesa, Igor Konachenkov, ha dichiarato :

“Tengo a ricordare a Stoltenberg che l’origine della crisi in Siria non è l’operazione delle forze aerospaziali russe, ma l’attività insensata dei paesi della NATO che hanno fatto piombare la regione nel caos. Addirittura, prima dell’arrivo in Siria dell’aviazione russa, i paesi della NATO facevano finta, da più di tre anni, di combattere i terroristi. Durante questi tre anni, nessuno in Occidente, e ancor meno a Bruxelles, ha evocato un qualunque negoziato sulla Siria. L’unica preoccupazione consisteva nel precisare i termini della distruzione definitiva del paese, come era accaduto con la Libia, dove i paesi occidentali non avevano incontrato nessun ostacolo.

Grazie all’aviazione russa, in pochi mesi i siriani hanno ritrovato la fiducia nella possibilità di combattere e di eliminare il terrorismo nel loro paese. Di conseguenza, hanno iniziato a pensare al futuro della Siria.

Le dichiarazioni di Stoltenberg su un aumento della tensione nella regione a causa della presenza russa in Siria sono assurde. Le azioni delle forze aerospaziali russe in Siria mettono i terroristi sotto pressione. Ne parliamo pubblicamente con la massima trasparenza dall’inizio della nostra operazione.

Per quanto riguarda il fatto di sapere perchè, oltre ai terroristi, la nostra operazione bellica mette sotto pressione alcuni paesi della NATO, si deve porre la domanda a Jens Stoltenberg.”

(Fonte : fr.sputniknews.com)

Relatore

View Comments

  • La Russia di Putin

    Analisi della società russa al vaglio delle 4 ragioni della metafisica secondo Aristotele:
    – la causa materiale, la causa motrice, la causa formale e la causa finale –
    Una società “sana” – “conservatrice” – riposa sullo schema:
    – causa materiale = radici (territorio, lingua, cultura, razza),
    – causa motrice = gli uomini come individui liberi e responsabili,
    – causa formale = un’etica non unicamente mercantile,
    – causa finale = servire dei valori superiori (spiritualità).
    Le società “malate” come le post-democratiche hanno dimenticato l’Essere, come lo ha sottolineato Heidegger, a profitto del “Gestell” – “l’irragionamento” utilitario – basato su 4 “idoli”:
    – culto della tecnica (aborto, eutanasia, clonaggio) che rimpiazza le radici,
    – addensamento della popolazione e egalitarismo, causa della rarefazione delle individualità veramente libere a profitto di individui intercambiabili asserviti agli imperativi di un’economia basata sempre più sul consumo (perciò si ricorre all’immigrazione di massa),
    – culto del denaro (sonante) che rimpiazza un’etica più larga (del bello, del bene e del buono),
    – soddisfacimento dei capricci dell’Ego (matrimonio per tutti) e rigetto del divino.

    Analisi dell’organizzazione della società russa in rapporto alle funzioni tripartite delle società indo-europee di Georges Dumézil:
    – la funzione “sacerdotale” (autorità giuridiche e spirituali),
    – la funzione militare (l’esercito),
    – la funzione economica e commerciale, mercantile.
    Mentre le società mondializzate (e “sradicate”) conoscono un’ipertrofia della funzione economica e mercantile, al contrario la società russa di Vladimir Putin offre una alternativa più equilibrata e organica:
    – ha ristabilito il primato della politica sull’economia
    (messa a bando degli oligarchi come Berezovsky!),
    – ha rafforzato l’armata e le forze dell’ordine e della sicurezza,
    – l’economia russa, anche se é liberale (flat-tax), non é ultra-liberale (senza contro-poteri),
    – la religione, ortodossa, ha ritrovato il suo posto nella società russa ufficialmente laica ma non laicista, l’appartenenza cristiana é rivendicata dai politici (compresi gli ex-comunisti) come dai capi dell’esercito.

    E, soprattutto, alle ortiche i miti propagati (propagandati) dai media antirussi asserviti all’immoderato appetito egemonista US & Co:
    – “Il crollo demografico russo”. L’aborto, totalmente liberalizzato ai tempi dell’URSS, é in costante regressione dovuta anche all’attiva politica di incoraggiamento alla procreazione (premio di circa 7000 euro per il 2o figlio) che fa sì che l’indice demografico si sta raddrizzando.
    – “L’economia russa basata unicamente sugli idrocarburi”. Seppur rappresentano il 45% del budget dello Stato, solo il 18% del PIB dipende dal petrolio e dal gas,
    – “Putin l’estremista”. Sullo scacchiere politico russo Putin é “centrista”.

    4 “cause” (4 ragioni), con l’esempio del tempio greco, per valutare concretamente il risultato: – le pietre – gli operai costruttori – i piani dell’architetto – il livello della cultura (S’intende: il livello intellettuale-artistico-politico-sociale-economico-spirituale.

    Il livello di vita é quadruplicato dall’arrivo al potere di Putin.
    Il PIB è equivalente a quello della Germania!

    Chapeau !

  • Istruttivo e interessante questo commento su base aristotelica che ignoravo completamente. Da condividere al 100% le conclusioni a cui giunge gipo, che non conosco, ma che complimento vivamente.
    Jens Stoltenberg non è altro che un servitorello, come lo erano, sono e saranno obbligatoriamente tutti i passati, presenti e futuri segretari generali della Nato.

  • Il GipoPensiero pone quesiti filosofici estesi come la… steppa. Non c’è che dire. Ma la divisione diagnostica tra ‹‹società sana›› e ‹‹società malata›› potrebbe portare addirittura a sgradevoli monoterapie. Che la la società post-democratica sia pure affetta da qualche malanno (ipertrofia economica, per esempio) è talmente scontato da essere ormai diventato un logoro pleonasmo.

    Certo, il mercantilismo contemporaneo è così tanto unilaterale, così tanto egemonico, così tanto indiscutibile (e indiscusso), così tanto autoritario, da non permettere nemmeno l’idea d’un pensiero alternativo; insomma: la banalità del dominio del denaro è dispotica. E tutta l’alienazione che si porta dietro, condita con la retorica ipocrita di facciata del meglio ‹essere› piuttosto che ‹avere›.
    Una frottola incontinente di cui dovremmo perfino vergognarci.

    L’ambiguità di tutta la diagnosi gipiana, tuttavia, traspare, a mio avviso, tra il piano dei comportamenti etici con quello economico. Proprio perché la società conservatrice (sana?) pro-pone sul “piano comunitario” il tema dei limiti morali, religiosi, giuridici (eutanasia, biogenetica. ecc) vuole indicarci, in altre parole, valori etici fondativi, strettamente territoriali. Ecco, però, che sul “piano individuale” tutto si rovescia per rivendicare quelle autonomie di libertà indispensabili all’arbitrio delle responsabilità, appunto, individuali che diventano poi distintive davanti ai giudici terreni e, soprattutto, davanti a quelli Assoluti. Valori che trasmigrano, in una certa misura, anche nelle libertà economiche. Magari ambiguamente, perché proprio i movimenti che rivendicano essere per una ‹‹società sana››, ecco che sul piano economico non vanno per il sottile nell’incamerare i «valori» di libertà, di efficienza, di competizione, di interessi (magari declinati al singolo) che sono tipici del pensiero mercantile (egemonico) contemporaneo.

    Lasciamo l’affascinante steppa per ritornare alle nostre amate Alpi. Poniamo il caso della «doppia canna», ma sì, del Gottardo. Nessuno qui pèrora nessuna causa, sia ben chiaro, Ragiona, almeno tenta. A volte ho l’impressione (tremendamente soggettiva) che il raddoppio sia proprio difeso (anche) dai paladini proprio vicini a un’etica più… sacerdotale, contrari agli imperativi del consumismo, fascinati (altrove) da slanci idealistici, contrari a una politica della “sottomissione”, vicini «all’essere» insomma; per contro esibendo tuttavia (e leggendo di qua e di là) un tipo di motivazioni, mi sembra, più simile a quello ‹dell’avere›. Parrebbe, almeno. Perché, (a parte la giusta causa della sicurezza stradale) ho l’impressione che tutto il resto (mi riferisco alle motivazioni edotte) sia strettamente sottomesso… «all’ipertrofia della funzione economica».

    • Sicuramente non sono abbastanza intelligente per riuscire a capire il suo "pensiero" la cui lettura mi ha dato il mal di testa. 1000 scusa: BOF.
      Ma le devo di specificare il mio gipopensiero (me lo ha tirato negli stinchi... e non sono uno stinco di santo).

      A Capodanno, a San Pietroburgo...
      HO FATTO UN SOGNO
      Ci siamo sbarazzati della Confederazione (CH), quella che ha “aiutato” i poveri banchieri (dovremmo chiamarli “barbieri” visto come ci stanno pelando) pien da soldi... ma anca da debit e da “casseruole” con gli State’s, e incorniciato ul Guglielmo (Tel père, Tel fils) da cinc franc con la scritta: “Dominus provi-debit”.

      I dirigenti e tutto il popolo della nostra nuova Madre Patria si sono dichiarati entusiasti nel ricordo di Souvorov e dei molti maestri e architetti che hanno costruito il Cremlino e San Pietroburgo (e anche perché ci sappiamo fare con il mandolino che assomiglia molto alla balalaika e aiutiamo la digestione con la grappa quando loro lo fanno con la vodka).

      Göchenen und Umgebung, i Walzer del Gomserthal, i Romanci del Surselva e le valli italiane del San Bernardino si sono aggregati al nuovo stato trilingue San-Gottardo. Capitale fédérale Airolo, di Stato: Göchenen, Disentis, Fiesch, Bellinzona e Lugano, riconosciuto dall’ONU come confederale della Grande Russia e, dunque, membro del Consiglio di sicurezza.

      Sembrerebbe che Como e Varese siano interessati a raggiungerci, Milano non ci, e non li interessa, ne abbiamo già avuto abbastanza dei Romandi e dei “Bernesi”. Quest’ultimi potranno sempre “biforcare” sul Sempione a meno che non lo accolgliamo noi da Gondo (o Brig) in giù con Domodossola, Val Formazza e dintorni. Le discussioni in proposito sembrerebbero molto avanzate ma devono ancora essere vagliate con molta cautela.

      I problemi e i discorsi legati ad un secondo tubo sono andati a “fare un tubo” con gran dispiacere dei Pedrina boy’s, del Lev(rai)rat, del Nor(t)man(d) e altri iridati, (tüt azimüt), l’Alp-Transit é in fase di discussione per la creazione di una Società (mista privato-statale) di gestione ed il vecchio traforo delle ex FFS é passato al traffico stradale, Dogana a Erstfeld con pedaggio per gli stranieri, e l’Officina di Bellinzona, potenziata, si é pure spécializzata per il traffico di differente scartamento ferroviario.

      Finita la libera circolazione ed il trattato di Schengen, é stato introdotto il visto.

      L’Albergo Asilanti di Chiasso, trasferito al Motto Bartola, é diventato Prigione per Immigranti illegali e i criminali sono ospiti della Siberia che ha sempre gran bisogno di mano d’opera.

      Con il ripristino del segreto bancario, il centro luganese (Nuova Banca del Gottardo e della Grande Russia) é diventata la nostra Banca Centrale (51% capitale nostro, anche se “nero”, e 49% russo), e Bellinzona il Centro per lo smercio al sud delle Apli del pregiatissimo (anche se non verde pare puzzi) gas dei nostri compatrioti confederati dell’est.

      La Russia ha i cinesi sulla frontiera est ma, all’l’ovest, ora ha i ti-cinesi, al centro dell’EU diventati cittadini di Leponzia. I colori sono sempre rosso-blu senza aggiunta del Santo protettore della Russia (anche se leggendario é almeno simpatico) perché abbiamo già il Monte San Giorgio, patrimonio UNESCO.

      Mi sono svegliato e dopo un attimo di sorpresa mi son detto : É solo un sogno... però !

      Abbiamo tutti il diritto di sognare ad occhi aperti e non é vietato riderci sopra, seriamente.

      Nota sui romandi: I romandi (in totale il 20% della Svizzera) che ci rompono le scatole con la loro oscena eurofilia e il loro modo sfacciato di “tirer à soi la couverture” avrebbero dovuto già essere esclusi dalle cariche politiche importanti e intimati ad ammainare i vessilli blu che ostentano, illegalmente, sui loro edifici pubblici (legislativi).

      E per EWS 5% pare che abbia già il posto riservato nel cimitero di Arlington.

      • Non necessariamente bisogna condividere sue legittime opinioni, per dover ammettere di aver letto con curiosità il suo aristotelico primo-post (quello su una presunta società ‹sana e conservatrice›) dove s’intravvede comunque una solida cultura metafisica. Per cui lo spessore dell’intelletto (che è un dono) non credo meriti particolari indagini, semplicemente per il fatto che si tratta di argomento che sfugge ormai alla «rarefazione delle individualità». Poi scusi, ma un Sognatore che parte addirittura dalle ragioni del “Gestell heideggeriano” non può farsi venire il mal di testa davanti a una mia distratta replichetta; mi sembra un poco esagerato.

        Difficile se non impossibile replicare invece al sogno del secondo-post. Anche se nel veder ex-posto così pubblicamente un racconto onirico, c’è la meschina tentazione di voler individuare, nel materiale narrativo, interessanti associazioni di pensieri, di fatti, di località e di persone così da poter quasi ricostruire una ben definita propensione ideologica connaturata al… Sognatore.

        Così magari ho il tempo ribadire due inezie sull’analisi della democrazia conservatrice (sana?) sulle cause materiali, formali, pure motrici e perfino su quelle cause… finali (termine pieno di storiche insidie) che all’est oppure all’ovest delle cortine geopolitiche presentano spesso gli stessi problemi. E mi riferisco al percepito.

        Che le élite politico-burocratiche post-democratiche mondializzate (malsane) abbiano (ahinoi) assunto un potere sfacciato lo dicono in molti. Così come il culto del denaro, del progresso e della razionalità para-egualitaria ormai egemoni. Per contro all’orizzonte opposto eccoti la (sana?) pretesa salvifica di un repubblicanesimo conservatore, identitario, clericale, pur esso con una certa simpatia per il denaro, però distribuito gerarchicamente per meriti non forzatamente egualitari (perfino irrazionali, trascendenti) purché strettamente… territoriali.

        Cosicché il (malsano) potere delle élite politico-burocratiche post-democratiche mondializzate (malsane d’ufficio) lo si vuole “paffete” sostituire con quello di figure carismatiche (di carismatico potere) scelte tuttavia per mezzo una «sana» contesa elettorale a suffragio universale, così da ristabilire un minimo di sano equilibrio democratico. Così si dice.

        Ma spesso ci si dimentica che proprio codeste figure carismatiche ‹popolari› solitamente hanno grande successo ‹popolare›, quindi elettorale, proprio perché sostenute e supportate da un tipo di propaganda assai… popolare. E l’informazione (propaganda) ‹popolare› è guidata, gestita e supportata sempre e comunque da una (altra) élite che vuole e sa agire sulle scelte popolari. Una scelta popolare a guida… elitaria, insomma.

        Se poi ci mettiamo una ritrovata fede (non laicista, perdiana!) nei valori assoluti … ehm i cosiddetti valori etici (del bello, del bene, del buono e del giusto) ecco che viceversa, nella concretezza pratica li vediamo saltellare, barcollare, talvolta sprofondare a dipendenza del terreno nelle quali affondano le loro radichette.

        Proprio perché troppe volte si è visto, nella storia anche recente, quanto un regime «sano», conservatore, identitario abbia sempre depennato quelle leggi che sono la tutela di chi si trova sul gradino più basso della scala; viceversa abbia incrementano leggi a protezione della ricchezza circoscritta. Regimi che si astengono di (almeno) correggere ciò che in nome di un astratto concetto di crescita e di selezione meritocratica(!) obbliga esseri umani a doversi adattare a forme di produzione inumane e mortifere. Immediato, invece, il bisogno di correggere, di censurare, temi che toccano l’esistenza nel suo valore intimo e individuale di libertà.
        Perfino relativi alle ultime volontà.

    • A favore di che cosa? Per quanto attiene a figure carismatiche che intendono ‹guidare› popoli interi mi sono già espresso; b) una «salutare» autonomia di pensiero alternativa allo ‹spirito del tempo› mi sembra legittima; c) escludo ogni imposizione.

Recent Posts

Auguri di un Saggio. Riflessioni sulla Cambogia – di Vittorio Volpi

In occasione delle festività tutti scambiamo auguri. Spesso formalità, abitudine. Ma, fortunatamente, c’è sempre una…

4 ore ago

Vernissage – Wang Yigang alla Absolute Art di Liliana Bressanelli

2017 Bel vernissage giovedì 8 giugno alla Absolute Art di Liliana Bressanelli. In evidenza l'artista cinese Wang Yigang, del quale…

5 ore ago

Un weekend d’Arte a Milano con Ludmilla Radchenko, pop-artista siberiana

LUDMILLA RADCHENKO & SIBERIAN SOUP FULLART Special Guest for YNot? Milano - Via Tortona, 32.…

5 ore ago

29 maggio 1453 – Cade Costantinopoli, muore l’imperatore Costantino XI

La notte del 28 maggio fu celebrata nella basilica di Santa Sofia l'ultima messa cristiana,…

6 ore ago

Napoleone, o piuttosto “Giuseppina” | recensione

Ho finalmente visto Napoleon di Ridley Scott. Le scene delle battaglie di Austerliz, Borodino e…

6 ore ago

Sebastiano Venier, vincitore di Lepanto | chi è stato, cosa ha fatto

Aveva settantacinque anni, quando vide la sua terra minacciata. Salì sulla galera "Capitana", accanto alla Real di…

11 ore ago

This website uses cookies.