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Prima la Formula E, adesso la xCat. La prossima sarà Grace Kelly! – di Nicola Schönenberger

Dal treno in corsa alla barca che passa (titolo originale)

È quasi commovente l’insistenza con cui la Città di Lugano emula Monte Carlo, nel tentativo disperato di non perdere ogni buona occasione. Prima era la Formula E, “un treno in corsa che non dobbiamo perdere”, ora è l’xcat. La prossima sarà Grace Kelly. È così commovente che, a essere critici, ti senti l’uomo nero che rompe i giocattoli ai bambini. Ma prendiamoci il tempo di riflettere. Quando e perché vale la pena organizzare un evento?
Solitamente gli eventi sono misure di una strategia di sviluppo e di valorizzazione di una città. Come tali dovrebbero esaltarne i punti di forza e portare ricadute durevoli, non solo economiche, anche in termini di qualità di vita e attrattività. Il lago è indubbiamente uno dei nostri punti di forza, ma l’xcat lo valorizza o semplicemente lo usa?

Questa città ha preso l’abitudine di fare le cose al contrario: ancora una volta dice di “essere stata scelta”, passivamente, invece di avere il coraggio di scegliere il proprio destino e realizzarlo. Da quando in qua il futuro di Lugano viene deciso in Medio Oriente?

Nei tempi in cui la Formula E doveva sanare tutti i mali della città, la si vendeva come trampolino di lancio per la ricerca e lo sviluppo del clean-tech in Ticino. Intento a prima vista coerente con la visione, più volte proclamata dal Municipio, di diventare una città sostenibile. Se gli obiettivi dichiarati non fossero stati pretestuosi, in assenza della Formula E (che di sostenibile aveva solo la mancanza di benzina), la Città dovrebbe proporre “altri” eventi sostenibili. Ma cosa ha di sostenibile una gara di motoscafi? Come la formula E, l’xcat riempirà sì gli alberghi e i ristoranti per un week end, ma non lascerà molto di più e soprattutto non contribuirà a realizzare il futuro della città.
Non da ultimo, visto che a quanto pare Lugano è una città per la biodiversità, ci si aspetterebbe che il Municipio sia al corrente dell’esistenza, lungo le rive di Caprino, di una delle uniche popolazioni svizzere della libellula protetta a livello internazionale e fortemente minacciata di estinzione Oxygastra curtisii, per la quale esiste un piano d’azione del Dipartimento del Territorio. Il principale fattore di minaccia della libellula è proprio il “moto ondoso causato dalle barche a motore”, in particolare durante i mesi estivi. Però i promotori, il comune e la federazione ripetono in maniera quasi ossessiva che l’evento avverrà nel rispetto dell’ambiente. Come dice il vecchio proverbio: excusatio non petita accusatio manifesta.

Nicola Schönenberger


Relatore

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