PS. Un’efficace immagine della sopravvenuta follia dell’Unione la evoca abilmente l’Autore, gelandoci il sangue nelle vene. La Merkel che sostituisce la Gran Bretagna con la Turchia. Puro cinema horror!
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In Svizzera sembra predominare anche su fronti diversi l’opinione che la modifica dell’accordo tra la Gran Bretagna e l’UE, o peggio ancora la possibile uscita della stessa dall’Unione europea, non potranno avere alcuna conseguenza o influsso sui rapporti nostri con Bruxelles. Tale giudizio, condiviso da un recente fondo sul CdT, mi pare frettoloso e superficiale. Il mio pensiero – che concorda con la tesi dell’autorevole commentatore dei fatti dell’UE per il «Financial Times» Wolfgang Munchau – è ben diverso. Avremo a che fare con una diversa UE sia nel caso di vittoria dei referendisti (uscita della Gran Bretagna dall’UE) sia nel caso di successo di Cameron: si resta grazie alle concessioni ottenute da Bruxelles.
Poi Cameron ha elencato gli altri obiettivi raggiunti. Essere fuori dall’euro per sempre, fuori dalle conseguenze finanziarie legate alla ristrutturazione dell’indebitata Eurozona, fuori da Schengen. Sostanzialmente aderire ad un’altra UE.
D’altro canto da tempo si è notata una perdita di potere da parte di organi comunitari nei confronti del Consiglio europeo, vale a dire della riunione dei capi di Stato. Le numerose negoziazioni al summit per la Grecia, per l’euro, per l’immigrazione, per i rapporti con l’Inghilterra dimostrano che gli attori sono oggi i governi e politici nazionali. Comprensibile pensando ai disastri creati con euro, Schengen, Dublino, sempre illudendosi che si possa creare surrettiziamente un’Europa che non c’è e che bastino i piani dei tecnocrati e burocrati per poter realizzare le proprie idee e ottenere un’Europa politica.
Conosceremo il 23 giugno la decisione del popolo inglese: rimanere nell’UE con i cambiamenti e le concessioni ottenute o uscirne, ma avremo in ogni caso a che fare con un’UE diversa. O azzoppata, priva di una nazione che per merito del suo popolo ha contribuito a fare la storia dell’Europa, una nazione che è la seconda potenza economica europea e che non potrebbe certo bizzarramente (vedi contatti Merkel) venir sostituita dalla Turchia, o per contro con una UE condizionata che rinuncia sostanzialmente alla sua ragione d’essere e che avrà viaggiatori in scompartimenti e con mete di viaggio diverse.
Auguriamoci che i nostri governanti e diplomatici, magari con un ricambio delle persone incaricate troppo coinvolte con gli atteggiamenti del passato e in virtù di mutate attitudini, cerchino di simulare sin d’ora le diverse situazioni che il futuro ci può riservare. Cercando anche di inventarlo questo futuro; non basta certo, ma può essere di maggiore aiuto che non la pigra speranza che nulla cambi.
Tito Tettamanti
(articolo pubblicato nel CdT e riproposto con il consenso dell’Autore)
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Voi svizzeri dovreste sperare che ne usciamo noi italiani od il vostro paese finirà inevitabilmente inglobato da una UE che lo circonda completamente e lo puó strangolare quando vuole.