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Segnalo ad es. un nuovo servizio di accompagnamento alla morte targato Ticino, che aiuta a passare a vita migliore facoltosi italiani disposti a sborsare ingenti somme, molto, ma molto più alte di Exit svizzera: nessuna regolamentazione elvetica esiste in materia, per cui a mio parere il Canton Ticino può emanare delle regole a tutela dei clienti, come ho chiesto recentemente in un’interrogazione parlamentare al Governo. [In relazione a questo tema specifico segnaliamo i notevoli articoli pubblicati su Ticinolive da Benedetta Galetti]
Poi vi è il recente servizio di “Patti Chiari”, che ha squarciato il velo sull’Istituto Privato Universitario Svizzero di Chiasso: alcuni ragazzi italiani vi hanno speso tanti soldi senza poter effettuare gli esami previsti. Per fare ulteriori passi avanti a tutela degli studenti occorre una modifica della Legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero: come relatore della Commissione scolastica ho invitato il Consiglio di Stato a promuovere a livello nazionale un inasprimento delle facoltà di intervento per i Cantoni a tutela di chi si forma a livello postobbligatorio.
Purtroppo in generale i politici bernesi non si rendono conto che il Ticino sta diventando terra di conquista per furbetti d’oltreconfine e residenti. La legge elvetica sui fallimenti consente poi di cominciare e ricominciare a fare affari; e nel nostro sistema giudiziario garantista i furbetti sguazzano bene. A fronte dei politici che dicono che ci vogliono meno leggi per principio, chiediamoci se è veramente il Paese dei furbetti che vogliamo per il futuro? L’apertura delle frontiere ci ha colto molto impreparati, a cominciare dal mercato del lavoro andato fuori controllo, a seguire con quello del mercato dell’alloggio sempre più in mano agli speculatori e per finire con lo sviluppo della criminalità transfrontaliera: a pagare per forza saranno sopratutto i più deboli. Non credo potremo andare avanti un pezzo in questo modo ed un lavoro serio di ammodernamento della legislazione va effettuato.
Raoul Ghisletta, granconsigliere e consigliere comunale PS Lugano
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Raoul, magari convalidare l'obbligo del casellario giudiziario per gli stranieri? istituire dei contigenti per ogni categoria professionale a secondo dei nostri bisogni? magari rafforzare lo stato Ticino di fronte a Berna come con-federato e non assoggettato? magari chiudere una volta per tutte le velleità di associazione alla EU e rinforzare la neutralità svizzera?