Focus

Lo scandalo dei 200 milioni per i disoccupati all’estero

Sia ben chiaro che noi non ci crediamo. In ogni caso,  se questa storia fosse vera, la Svizzera avrebbe inevitabilmente diritto al titolo di “stato più beota del pianeta”.

* * *

La notizia ha dell’incredibile ed è stata rivelata dal programma “10 vor 10” della TV svizzero tedesca: la Confederazione spende 200 milioni all’anno per pagare la disoccupazione agli stranieri senza lavoro che hanno lavorato in Svizzera anche per solo un giorno e che sono tornati a vivere nel loro paese. I beneficiari sono migliaia di lavoratori stagionali e di frontalieri che stanno godendo di un vero e proprio regalo pagato da noi svizzeri. In un’epoca in cui si parla tanto di risparmi e si taglia nel sociale, sostenendo che non ci sono soldi, tutto ciò è assurdo e offensivo per i nostri disoccupati e la nostra gente in difficoltà.

A titolo di esempio, vengono spesi 4,7 milioni a favore di 1’700 portoghesi che hanno lavorato come stagionali in Svizzera e che regolarmente tornano in patria, lo stesso vale per migliaia di frontalieri, i quali se non hanno più voglia di alzarsi la mattina per andare a lavorare, possono sempre mettersi in disoccupazione in Italia; tanto poi paghiamo noi la loro pacchia a casa. Bella la vita, quando ci si può permettere lunghi periodi di disoccupazione pagati da Mamma Elvezia!

Questa pratica è in vigore dal 2012, ossia da quando l’UE ha imposto alla Svizzera le nuove regole che fanno parte del pacchetto della deleteria libera circolazione delle persone: si obbliga la Confederazione a finanziare la disoccupazione agli stranieri che hanno pagato anche solo un giorno di contributi e che sono stati licenziati o che hanno deciso di dare la disdetta. La normativa è passata quasi inosservata, poiché i professoroni della SECO non si sono resi conto dei costi che avrebbe generato e hanno addirittura sbagliato i calcoli. Questo è un esempio che dobbiamo smetterla di accettare le norme europee senza fiatare: la libera circolazione delle persone va cancellata e si deve applicare il voto popolare del 9 febbraio, senza compromessi.

Intanto alla nostra gente si tagliano i sussidi e gli aiuti sociali e si di dice che i soldi non ci sono: non è vero, i soldi ci sono, ma servono per darli ai frontalieri e agli stagionali disoccupati. Questo giochetto deve finire subito, quei 200 milioni devono venire usati per i nostri disoccupati.

Aron D’Errico – Consigliere comunale Lega dei Ticinesi, Locarno


Relatore

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