Bella e intensa risposta del “puro e duro” Roic al “tattico” Contarini. Chi ha ragione?
* * *
Primo: la Lega dei ticinesi non è un movimento filo-sociale, vedasi le numerose volte che non ha appoggiato le proposte autenticamente sociali dei socialisti, ma anzi, le ha banalizzate e ridicolizzate. E questa è la premessa.
Secondo: un’alleanza “sui punti” con la Lega non si fa giacché la Lega non tratta il Partito socialista alla pari. Avete mai udito una lode leghista in merito a un’iniziativa socialista? Per converso, negli ultimi tempi le lodi si sprecano dal campo socialista per i leghisti. Ma il rispetto per il socialismo e i socialisti, come pure verso gli autentici progressisti, non esiste nemmeno in minima parte nel campo leghista. Mi hanno insegnato, fin da bambino, che finché non c’è rispetto, non c’è discorso. E neppure alleanza. Quando il “Mattino della domenica” loderà sulla sua prima pagina un’iniziativa socialista, cambierò idea.
Terzo: le numerosissime ed enormi differenze tra leghismo e socialismo non permettono nessun tipo di alleanza, perché se i temi ad hoc su cui ci si può trovare sono tre o quattro, quelli che dividono sono centinaia, se non migliaia.
Quattro: da un punto di vista prettamente politico, fare “maggioranze” con i leghisti, in una posizione di subalternità (e fra l’altro non venendo rispettati da loro) è un autentico suicidio.
Cinque: il Consigliere di Stato Manuele Bertoli ha proprio recentemente parlato di “apartheid ticinese”. Se lui stesso non trova convergenze in Governo, dove comunque la collaborazione è ricercata, sui punti fondamentali della convivenza civile, mi chiedo come il Partito socialista, a cui appartiene, possa trovarne di convergenze con la Lega.
Sei: sulla questione, nei social, si è sviluppata un’ampia discussione e c’è chi ha suggerito addirittura che è ora di cambiare registro attuando una “rivoluzione dei furbi”. Ovvero, i socialisti potrebbero “fare i furbi” andando assieme alla Lega per… non oso immaginare il resto. Mai “realismo” politico sarebbe più irreale, perdente e compromissorio del pur minimo denominatore dei valori ma anche della politica economica socialista (che, non dimentichiamolo, a parte qualche presa di posizione, nei fatti è del tutto antitetica a quella leghista giacché si batte per i vantaggi sociali di tutta la popolazione e non solo di una parte – “i nostri” – di essa).
Sette: i socialisti, e la sinistra in generale, basano la loro politica su dei valori, quali la giustizia (per tutti), l’eguaglianza (fra tutti) e la solidarietà (anche per quelli che vengono da fuori). Tali valori sono esattamente contrari alle politica attuata dalla Lega. Un’alleanza fra contrari è quindi davvero impossibile… a meno che possa giovare a qualche “carrierista”… di sinistra.
Sergio Roic
Londra, notte del 17 giugno 1982 (Una stanza d’albergo. Le tende chiuse. La città respira…
In una città come la bella Lugano ci sono luoghi in cui dietro l’angolo, in…
1880. La Francia è devastata dalla Guerra Franco Prussiana, avvenuta un decennio prima, del cui…
Riccardo II d'Inghilterra (1367-1400) fu re dal 1377 al 1399. Il suo regno fu caratterizzato…
"Lo Stato ha diritto di giudicare il valore di una vita umana?" Ci sono vite…
I recenti sviluppi sul caso dell’attentato all’ Ambasciatore d’ Italia in RD Congo Luca Attanasio,…
This website uses cookies.