Arti visive & performative

Il Milano Festival Fiati:investire in cultura a Milano dopo Expo.

Il Milano Festival Fiati: investire in cultura a Milano dopo Expo2015 di Cristina T.Chiochia.

Il Milano Festival Fiati da martedì 7 Giugno, è entrato nel vivo degli appuntamenti e la Professoressa Rosalba Montrucchio , direttore artistico del Milano Festival Fiati, sottolinea in sala, quanto il momento della convivialità della festa sia importante per il Festival, tanto quanto i concerti promossi. Ed il festival parte. E’ la musica, insomma, la musica suonata bene, la vera protagonista, con quel tipico dare e ricevere in uno sforzo che diventa quasi un appello: investire in cultura è necessario, per comprenderne le differenze, le sfumature, per far capire a chi fa ed ascolta musica ad avere una struttura mentale piu’ forte, piu’ creativa, quindi unica, in particolar modo in una città votata al bene comune dopo Expo come Milano. Se davanti ad un calice di vino e delle ottime tartine, ancor meglio. In questo primo appuntamento in programma nelle Sale Panoramiche delle Merlate del Castello Sforzesco tutto questo, c’è ed il pubblico, numeroso.
C’e’ l’ottima musica del M° Stefano Cardo , clarinetto basso al teatro alla Scala di Milano -che è anche dal 2012 insieme a M°Alberto Serrapiglio , insegnante nell’unico maester in Italia per il clarinetto basso riconosciuto dal ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca- e l’accompagnamento della M°Ruta Stadalnykaite -che vanta una cospicua attività concertistica a livello internazionale-.
C’è il programma, suddiviso in una prima parte dedicata a Bach in una bella ed emozionante versione per clarinetto basso solo (di prossima pubblicazione) proseguie con una seconda parte con brani per clarinetto basso e pianoforte di Semler Collery, Diethe, Bozza e Rasse. C’è la musica. Quella che “dà una marcia in più”perchè universale e che spesso in Italia, è relegata in appuntamenti di nicchia lontani dagli studenti e dalla cittadinanza. Ma è la partecipazione dei turisti stranieri in vacanza nel capoluogo lombardo ciò che veramente colpisce. Quelli che, in visita al museo, decidono di investire un’ora del proprio tour turistico per un tour diverso, emozional-musicale.Ed i turisti a Milano sono tanti. Tedeschi, inglesi, giapponesi, eccoli accanto ai milanesi di sempre,forse ancora piu’ curiosi, per riscoprire uno degli appuntamenti piu’ interessanti di expoincittà2016 ad un anno di distanza da quando sono stati creati per promuovere l’intera città come polo culturale per il bene comune, in occasione di Expo2015.

chantal

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