Estero

Delitto d’onore : la Star dei social network assassinata in Pakistan

dal portale www.blognews24ore.com

Qandeel Baloch, star dei social network in Pakistan, è stata uccisa, a 20 anni, dal fratello, che non sopportava più il suo atteggiamento e i video che pubblicava su Facebook. I crimini d’onore sono ancora molto frequenti in numerosi paesi musulmani.

La ragazza era seguita da decine di migliaia di persone che amavano il suo stile di vita occidentale, il suo viso truccato, il fatto che non portava il velo e la sua vita in apparenza libera. In apparenza. Qandeel Baloch era in effetti vittima di violente critiche e di insulti. Suo fratello Wassim ha dichiarato che l’ha uccisa perchè non sopportava più i video che pubblicava su Facebook. L’ha strozzata il 15 luglio, dopo averla drogata, nella casa dei loro genitori a Muzzafarabad, un villaggio nella provincia del Pendjab, dove la giovane si trovava in visita. Un crimine d’onore.
Il ragazzo è stato arrestato il giorno seguente dalla polizia.

Qandeel aveva stupito e scioccato molti lo scorso febbraio, il giorno di San Valentino, quando era apparsa con un vestito rosso e scollato, sfidando apertamente la richiesta del presidente pachistano di non festeggiare la festa “occidentale”. “Le persone impazziscono, soprattutto le ragazze. Ricevo molte telefonate dove mi dicono che le ispiro e che vogliono essere come me – aveva dichiarato all’agenzia AFP. Di recente, Qandeel si era fatta fotografare con un importante dignitario religioso. L’uomo era stato sospeso dal comitato religioso del paese.

L’annuncio della sua morte ha suscitato forti reazioni in Pakistan, dove ogni anno centinaia di donne sono uccise da parenti, con il pretesto che hanno disonorato la famiglia. Molti utenti dei social network hanno lodato il gesto omicida del fratello di Qandeel, come “una buona notizia per il Pakistan, che la ragazza copriva di vergogna.”

Una controversa disposizione del diritto in vigore in Pakistan, prevede che gli uomini che uccidono donne della famiglia possono sfuggire a qualunque condanna, se i famigliari li perdonano, in cambio del pagamento di una somma in denaro, quale compensazione. E’ il cosidetto “prezzo del sangue”.

Lo scorso febbraio il primo ministro pachistano, Nawaz Sharif, si era impegnato a sradicare i crimini d’onore, ma nessuna legge è mai stata promulgata.

Relatore

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