Il nuovo ambasciatore di Israele in Svizzera, Jacob Keidar, accompagnato dalla moglie Osnat, ha compiuto una visita ufficiale a Lugano, organizzata dall’Associazione Svizzera-Israele, sezione Ticino, nelle giornate del primo e 2 dicembre.
“Lugano – ha aggiunto il sindaco – grazie anche alle tante iniziative di interesse socio-culturale promosse dall’Associazione Svizzera-Israele sezione Ticino, ha intessuto in questi ultimi anni rapporti privilegiati con Israele e in particolare con Gerusalemme, che ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa: la capitale israeliana è la città cosmopolita per eccellenza, la dimostrazione concreta che diverse confessioni religiose, nonostante le dolorose vicissitudini storiche che ben conosciamo, possono convivere insieme, una accanto all’altra”.
“Gerusalemme – ha proseguito Borradori – è l’emblema del Mediterraneo, mare della ricchezza declinata in tante culture, tradizioni e lingue. E Lugano racchiude in sé queste caratteristiche: abbiamo cittadine e cittadini provenienti da oltre 140 nazioni diverse, molti dei quali attivi in iniziative che aiutano a mantenere una convivenza pacifica. La pluralità linguistica, culturale e religiosa è una componente essenziale e di straordinario valore: questa consapevolezza è la nostra forza e anche un elemento che accomuna i nostri Paesi”.
Il sindaco ha concluso con in ringraziamenti all’ambasciatore per la sua visita. “Desidero poi ringraziare il dott. Adrian Weiss, presidente dell’Associazione Svizzera-Israele, sezione Ticino, e tutti i membri del comitato: grazie al vostro impegno è stato possibile consolidare ulteriormente i legami di amicizia e di conoscenza tra Israele e il nostro Cantone”.
Da parte sua, l’ambasciatore ha voluto ricordare il suo legame con la città di Lugano, visitata per la prima volta, quando aveva 18 anni. “Una città ospitale e accogliente – ha sottolineato – una città che ha una lunga tradizione di scambi accademici, culturali, scientifici con Israele”. Keidar ha inoltre ricordato l’amicizia tra la Svizzera e Israele, due Paesi con molte analogie.
Con l’ambasciatore Jacob Keidar, c’era la moglie, Osnat, dottoressa, molto impegnata nel campo del sociale, e una delegazione dell’Associazione Svizzera-Israele, sezione Ticino, guidata dal presidente Adrian Weiss e composta dal vicepresidente Piero Gasparini, dal portavoce Giuseppe Giannotti, e da Marta Moranda e Simon Grabstein, della commissione pubbliche relazioni. La delegazione del Municipio era composta, oltre al sindaco Borradori, il vicesindaco Michele Bertini e i municipali Roberto Badaracco, Angelo Jelmini e Cristina Zanini Barzaghi.
Dal Lac, altro trasferimento fino a Muzzano, nella sede del Corriere del Ticino per una visita alla redazione. Qui l’ambasciatore è stato ricevuto dal direttore del giornale, Fabio Pontiggia, e dall’amministratore delegato, Marcello Foa.
Alle 18,30 l’ambasciatore ha aperto alla conferenza organizzata dall’Associazione Svizzera-Israele, sezione Ticino, sul tema “Sviluppo di una start-up Nation”. Nel corso della conferenza, svoltasi in uno dei saloni dell Grand Hotel Splendide di Lugano, sono intervenuti Naor Gilon, già ambasciatore dello Stato d’Israele a Roma, il professore Stefanos Demertzis, primario di Cardiochirurgia del Cardiocentro di Lugano, Gabriella Modiano di Modiano & Partners SA, Marco Dallago di Clara Swisstech sagl e l’onorevole Christian Vitta, direttore del Dipartimento Economia e Finanza del Cantone Ticino, che ha chiuso i lavori. Al convegno è seguito un cocktail.
Nella mattinata del 2 dicembre, l’ambasciatore ha visitato gli studi televisivi della Rsi a Comano. Accompagnato come sempre dalla delegazione dell’Asi-Ticino, Jacob Keidar ha compiuto un vasto giro negli studi dell’emittente, accolto con estrema ospitalità da Stefania Verzasconi, Milena Folletti, Enrico Carpani e Roberto Cattaneo. Con la visita alla Rsi, si è conclusa la due giorni luganese dell’ambasciatore, che è rientrato nel pomeriggio a Berna.
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