Estero

Siria. L’esercito del presidente Al Assad dichiara di aver ripreso Aleppo. L’ONU avvia indagini per crimini di guerra

Giovedì 22 dicembre, in un comunicato l’esercito siriano ha confermato di aver ripreso la città di Aleppo, mettendo fine a una battaglia durata 4 anni. L’annuncio è stato fatto dopo che gli ultimi abitanti e i guerriglieri ribelli sono stati evacuati dai quartieri a est della città.

Il presidente siriano Bachar Al Assad ha dichiarato che la liberazione di Aleppo è una vittoria per la Siria, che dal 2011 è impegnata in una guerra civile che ha fatto più di 300’000 vittime, e anche per l’Iran e la Russia, paesi che hanno sempre sostenuto il regime di Damasco.

In virtù di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 19 dicembre, l’evacuazione dei civili asserragliati nei quartieri distrutti di Aleppo-est si è svolta sotto la sorveglianza di 30 osservatori internazionali, dispiegati per controllare le ultime fasi dell’evacuazione.
L’operazione era iniziata il 15 dicembre e aveva subito diversi ritardi a causa della diffidenza dei guerriglieri, per problemi logistici e, da mercoledì, per una tempesta di neve che ha rallentato il transito dei veicoli.

Secondo un nuovo bilancio della Croce Rossa Internazionale, dal 15 dicembre dall’enclave controllata dai ribelli sono state evacuate circa 34’000 persone. La parte est di Aleppo è stata distrutta da quattro anni di combattimenti tra ribelli e truppe governative e dai bombardamenti degli ultimi mesi, ai quali hanno preso parte anche gli aerei dell’esercito russo.

Il regime siriano aveva lanciato la sua ultima offensiva terrestre e aerea il 15 novembre, con bombardamenti a raffica sui quartieri controllati dai ribelli e dove ancora vivevano decine di migliaia di persone.
A seguito di questa operazione, un accordo sotto il patrocinio della Russia, della Turchia e dell’Iran ha permesso l’evacuazione dei civili e dei guerriglieri che intendevano arrendersi.

Il sostegno militare russo e iraniano è stato determinante per rovesciare la situazione a favore del regime siriano. Man mano che intensificavano le loro manovre, Mosca e Teheran mettevano in secondo piano le truppe della coalizione guidata da Stati Uniti e Unione europea.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la creazione di un gruppo di lavoro che preparerà un dossier sui crimini di guerra commessi in Siria, e addebitati al regime del presidente Al Assad. L’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite, Bachar Jaafari, ha protestato per quella che ritiene essere un’ingerenza negli affari del suo paese.

Redazione

Recent Posts

Diamanti, zaffiri e diaspro: il gusto per i gioielli e le pietre preziose di Dio nella Bibbia

Il lusso sfrenato è di gradito a Dio. Nella Bibbia, la parola diretta declamata dal…

7 ore ago

Filioque e infallibilità del Papa sono problemi, non ostacoli

di Billy the Kid 🔫 Da più parti nella galassia cattolica si sono alzate voci…

7 ore ago

Tra Tobin Tax  e Debito Pubblico.

Francesco Pontelli La disperazione degli incompetenti alla guida del paese in questa occasione si materializza…

7 ore ago

Alexader Alekhine, campione del mondo

Alexander Alekhine (in russo Aleksandr Alechin), grande campione di scacchi russo naturalizzato francese, è stato…

8 ore ago

Salto degli Sposi, quella tragica leggenda, sede di una nuova tragedia

Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…

15 ore ago

Deutsche Bank: cosa c’è davvero dietro i 200 miliardi “scomparsi”?

L’ombra lunga delle compensazioni bancarie e il caso Schiraldi La denuncia è arrivata come un…

1 giorno ago

This website uses cookies.