Sono uno dei deputati presenti in Gran Consiglio da più tempo. Per questo ritengo di poter dire che l’ultima sessione dell’anno è stata assolutamente indecorosa, come mai in precedenza. Anche a prescindere dall’esito… “a coda di pesce” del dibattito sui Preventivi, vi sono statI almeno altri due fattori che hanno danneggiato gravemente la credibilità dell’istituzione presso i cittadini. Lo dico in base a numerosi riscontri. Il primo è stato la sceneggiata dei Babbi Natale (o San Nicolao che fossero): due deputati usciti dall’aula al momento del voto su una legge importante per… assumere questo ruolo!
In Parlamento, infatti, un deputato non rappresenta se stesso, ma i cittadini! Il Gran Consiglio, fino a prova del contrario, non è un sodalizio tra “soci della birra”! Un minimo di formalità è quindi indispensabile. Se anni fa è stato abolito il titolo ampolloso di onorevole, questo non giustifica ancora l’assurda sciatteria dell’assenza di qualunque titolo (“iniziativa DI Alex Farinelli”, “mozione Di Bixio Caprara”, ecc.) che imperversa oggi. Questa è maleducazione pura e semplice! Per un minimo di correttezza formale, al nome occorrerebbe infatti premettere la qualifica di “deputato”, “consigliere” o simili.
Sia come sia, per ripristinare un minimo di serietà sarebbe dunque indispensabile una decisa sterzata da parte di tutti. Altrimenti il qualunquismo e il disprezzo per le istituzioni non potrà che dilagare ulteriormente.
Franco Celio
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