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Una scuola al passo coi tempi che sostiene i giovani talenti sportivi, artistici e musicali – di Lelia Guscio

Il Parlamento ha recentemente approvato a maggioranza l’iniziativa di Lorenzo Jelmini “Per una scuola media inclusiva anche delle famiglie i cui figli si dedicano allo sport e alla cultura”. Conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi ed artistici è una realtà sempre più presente nel nostro Cantone e, se a livello delle Scuole Medie Superiori già esiste un programma per i talenti, la Scuola Media ne è ancora sprovvista. L’esigenza di proporre una soluzione è diventata sempre più importante da parte dei giovani coinvolti, ma anche da parte delle famiglie e delle associazioni sportive e culturali. In passato furono introdotti alcuni progetti che poi vennero purtroppo abbandonati. Se dunque non si agisce con una certa tempestività, il Ticino rischia di rimanere l’ultima ruota del carro in quanto il supporto in altri Cantoni è molto più allargato. Sottolineo inoltre che la pratica di uno sport o di un arte, anche per chi non diventerà un professionista o un campione come Roger Federer, servirà in modo spiccato per la futura esperienza lavorativa, il che non è affatto trascurabile. Lo stesso Pierre de Coubertin disse: “Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore”.

In definitiva, il rapporto di maggioranza presentato dalla Commissione speciale scolastica, propone un progetto di sperimentazione della durata di due anni in due sedi, una nel Bellinzonese e una nel Luganese. Tra i vari punti dei proponimenti si va dagli aspetti di ordine logistico, quale l’organizzazione dei trasporti scolastici e la presenza di una mensa all’interno dell’istituto scolastico, ad altri prettamente legati all’insegnamento. Si suggerisce di affiancare agli studenti un tutor, che si occuperà di sostenere e rappresentare il talento, e un’antenna di ascolto preferenziale identificata in uno psicologo dello sport. Non vi sarà nessuna diminuzione delle 33 ore della griglia orario, ma piuttosto la pausa pranzo verrà raccorciata.

E`necessario puntualizzare che trattasi di una sperimentazione, che in seguito sarà analizzata e, se sarà il caso, verrà proposto un messaggio atto a modificare la Legge della scuola. Mi rallegro pertanto che i sempre più numerosi talenti che si dedicano, con tanti sacrifici, ad un’attività sportiva, artistica e musicale possano finalmente essere aiutati in materia di conciliazione fra scuola e la loro passione.

Lelia Guscio, deputata al Gran Consiglio Lega dei Ticinesi, co-relatrice

Relatore

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