I colossi del Retail e dello shopping hanno ordinato ai loro seguaci di boicottare i marchi Trump.
Ma cosa è successo, esattamente?
Dunque, poiché Donald Trump avrebbe pronunciato le famose e fatali “battute da spogliatoio” sul genere femminile, dallo scorso ottobre, per ripicca, sarebbe partita la battaglia dei detrattori che avrebbero lanciato l’hastag #GrabYourWallet.
Il corso di battaglia sarebbe poi esploso, con una lista cui si elencavano tutti i punti vendita “Da evitare”. O meglio, i consumatori sarebbero stati invitati a telefonare alle aziende che vendevano marchi Trump per invitarle alla cessazione di affari con la suddetta famiglia, pena l’irrimediabile perdita di clienti. Tuttavia notizie non molto coerenti con il largo elettorato che ha permesso la vittoria del presidente Repubblicano. Fatto sta che i più grandi colossi delle vendite non hanno aderito all’iniziativa: restano fedeli al Tycoon e alla sua figlia Ivanka, Amazon, Macy’s, Bloomingdale’s e tanti altri ancora. La bella Ivanka non avrebbe da temere, quindi.
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