Pubblico sempre volentieri gli scritti dell’amico Donatello, anche perché so che può contare su una consistente fetta di affezionati lettori. Questa volta però (ve lo confesso) mi sembra poco convincente. Incomincia con la solita lagna, del tipo “Se i miei panni sono sporchi, getta un po’ un occhiata ai tuoi” eccetera. Il tutto condito con una buona dose di vittimismo.
“Restiamo sul concreto”, dice. Accogliamo senz’altro l’esortazione di Poggi. La bufera ha investito l’Ufficio della migrazione, un Ufficio di enorme importanza simbolica per un partito come la Lega dei Ticinesi, che ha fatto della lotta agli abusi, all’illegalità, ai permessi ottenuti con il trucco, ai falsi rifugiati una vera e propria bandiera politica ed elettorale.
E che cosa dobbiamo vedere? Corruzione, furto, contraffazione di documenti, il tutto accompagnato da numerosi arresti (li avrà ordinati la “partitocrazia”?). Donatello, impegnati pure al massimo, ma questa è una bruttissima tegola.
* * *
Lo scandalo dell’asfalto (truffa ai danni dello Stato), meglio conosciuto come “Asfaltopoli”, dove parecchi degli attori coinvolti (comprese le lacrime al congresso PLRT) erano liberali e PPD, ce lo siamo già scordato? Circa 35 milioni di franchi (perizia estera) truffati ai contribuenti ticinesi e finito, in pratica, a tarallucci e vino con la miseria “restituzione” di 5 milioni. Finito in galera qualcuno? C’è chi scrisse allora: “Il crimine paga.”
Ma che bravi i nostri governanti di allora. Complimenti!
Le “porcate” avvenute alla Sezione della Logistica non molti anni fa, dove c’era chi, a lato, si faceva gli affari suoi, ce le siamo già dimenticate?
Devo andare avanti? Posso farlo e posso anche fare nomi e cognomi appurato che in Gran Consiglio ci sono stato nove anni e via Monte Boglia l’ho frequentata parecchio …
La vicenda che recentemente ha coinvolto l’Ufficio della migrazione è senza dubbio grave e non si discute, ma l’accanimento, mediatico e non, verso il direttore del Dipartimento interessato è chiaramente parecchio partitico e anche stucchevole.
E’ chiaro come il sole che i “soliti noti” stanno montando la panna perché c’è di mezzo la Lega e le prossime elezioni cantonali (se ne sono accorti quasi tutti …) ma per favore restiamo sul concreto e ragioniamo razionalmente, senza perdere troppo la memoria quando fa comodo.
Al contrario, qui sembra proprio di assistere al solito teatrino, poco decoroso, della serie: “Dalli al leghista!” Dice di no? Io dico di sì.
Un po’ più di fantasia, grazie.
Donatello Poggi, Giornico, già deputato in Gran Consiglio
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