Wilders, euroscettico populista, guadagna 5 seggi, salendo al 13% e confermando il suo Partito della Libertà, secondo partito nazionale.
Eppure, che strane notizie, che ci propinano. Latente la paura di affermare una palese ascesa di un euroscetticismo ormai palese e palpitante nel cuore di ogni vero europeo.
Ma come accettare la nomea di “sconfitta” a un politico che sale di percentuale e di seggi, arrivando secondo? Provate ad andare ad una premiazione sportiva, asserendo che il secondo classificato sia, in realtà, uno sconfitto. Perlomeno assicuratevi che la competizione sportiva non sia lottatori grecoromani, altrimenti la vostra tesi, claudicante di per sé, avrebbe comunque vita breve. Pertanto, Wilders non è stato sconfitto. Cari europeisti, mettetevi l’anima in pace. E mettete da parte il vostro livore.
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