Cultura

Alberico Barbiano di Belgiojoso: “Questa la bellezza di Milano, da difendere”

Incontro alla Società del Giardino con la città che conta

In cosa consiste la bellezza di una città? Nell’insieme di strade, piazze, edifici, verde, alberi, movimento, illuminazione, in due parole “qualità urbana”. E’ l’opinione del professore Alberico Barbiano di Belgiojoso, presidente dell’Associazione Architetti per Milano, espressa nella conferenza “La bellezza di Milano. In cosa consiste? Come difenderla?”, uno dei periodici incontri sul tema con la città che conta. Con lui la dottoressa Giovanna Mazzocchi Bordone, presidente dell’Editoriale Domus, la rivista del design e dell’architettura fondata nel 1928 da Giò Ponti e rilevata l’anno successivo dalla famiglia Mazzocchi; e l’architetto Carlo Berizzi, presidente di Interessi Metropolitani-AIM, associazione culturale no profit fondata nel 1987 con l’obiettivo di essere centro di ideazione e promozione di iniziative che sostengano Milano.

Alberico Barbiano di Belgiojoso con il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici

Belgiojoso, esponente di una delle più antiche e note famiglie dell’aristocrazia italiana che da sempre con lo studio di architettura e urbanistica BBPR opera in città e nel mondo – la realizzazione più famosa è il milanesissimo grattacielo Torre Velasca – si batte perché il dinamico capoluogo della Lombardia venga percepito, soprattutto dai suoi abitanti (operatori esercenti, cittadini e decisori), quale città d’arte, caratterizzata da trasformazioni gestite con grande sapienza.

In primo luogo è necessario stabilire un rapporto tra conservazione e trasformazione, un grandioso patrimonio da conservare. Con l’aiuto di originali e talvolta affascinanti immagini, Belgiojoso analizza urbanisticamente la città dai tempi di capitale dell’impero ai giorni nostri, passando peril medioevo, l’epoca spagnola, il neoclassico, l’8-900. Ognuna di queste epoche ha testimonianze vive, i bastioni, per citare, la cinta ferroviaria da restaurare con gli Scali occasione di sviluppo della città, il centro storico con le grandi basiliche, la Grande Brera, l’architettura nuova con le case di Caccia Dominioni, i Caselli, e le Porte (Nuova, Venezia, Romana …), San Satiro, Largo Richini, via Torino l’antica via dell’Impero; fino ai grandi viale di semicentro, raccordo con le periferie vittime di degrado urbanistico ma recuperabili, l’area dell’ex Expo… Con la sapienza dello studioso e l’amore del milanese per la propria città Belgiojoso propone soluzioni per ognuno dei cento volti della città: il suo messaggio, non “abbattere” ma “sostituire” valorizzando l’esistente.

I milioni di visitatori di Milano rappresentano il tangibile riconoscimento alla sua bellezza non sempre esibita, sostiene Mazzocchi, fatta di giardini interni, di chiostri, di monumenti da “conquistare”. Non che la città sia priva di grandi, pregevoli manufatti che si impongono all’occhio stupito del visitatore: dal Castello Sforzesco alla Torre Velasca, dalla Stazione Centrale montagna di marmo ai grattacieli avveniristici (e dallo stile universale) di Porta Nuova. Ma quale sottile piacere percorrere le gallerie e i cunicoli semisconosciuti del Castello, ammirare le cripte del Duomo e di piazza Missori, sperare di potere presto vedere gli 80 chilometri di Navigli coperti, visitare i rifugi antiaerei della seconda
Guerra mondiale… C’è ancora molto da fare per gli uomini di buona volontà per rivelare quanto è affascinante Milano.

Ecco un compito adatto all’Associazione Interessi Metropolitani in sinergia ovviamente con le forze amministrative ed altre forze culturali e imprenditoriali della città. La cui bellezza, ricorda Berizzi, è data anche dal verde. Su questa strada, dagli ottimi risultati, si sta sviluppando una cultura che si è tradotta in imponenti realizzazioni, quali il Parco Nord, che potrebbe proseguire con la cintura verde attorno alla città e con i “raggi verdi” che raggiungono il centro.

Mentre il New York Times indica Ripa di Porta Ticinese tra le strade più belle d’Europa, Milano viene collocata al decimo posto tra le città da visitare da Best European Destination, contest organizzato da un ente europeo, con base a Bruxelles, che promuove turismo e cultura nel nostro Continente.

Relatore

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