Famosa da sempre per democrazia diretta basata sui referendum popolari, finanza, orologi, formaggi, cioccolata, la Svizzera è molto di più: come il design, il cui pregevole livello è stato recentemente illustrato al Centro Svizzero di Milano, da sempre ponte informativo, culturale ed economico tra Italia e Confederazione.
Per contro sono 50.000 gli svizzeri che lavorano in Italia: non solo nella finanza, ma anche nell’artigianato, nelle professioni e persino nella gastronomia. Un flusso che continua al ritmo di oltre 500 persone l’anno.
I legami tra i Paesi, come tra le regioni, non si esauriscono certo con gli affari: per cementarli occorre una vicinanza culturale. Due casi tra tanti. Nel Canton Ticino, a Ligornetto, il museo Vincenzo Vela celebra la stagione del Risorgimento italiano; e a Lugano l’associazione svizzero-italiana Carlo Cattaneo, in collaborazione costante con le rappresentanze diplomatiche del nostro Paese, organizza dibattiti, incontri, viaggi tesi a cementare ulteriormente tali rapporti.
Che non sono sempre idilliaci, ma che sono comunque destinati a intensificarsi in una collaborazione organica grazie anche ad AlpTransit – la colossale opera di trafori ferroviari – la cui realizzazione vide a suo tempo il fattivo sostegno di Assoedilizia.
Achille Colombo Clerici
(già pubblicato su “Il Giorno”)
Esercito. La Svizzera lo vuole di Giorgio Piona immagine dal sito del Dipartimento militare Il…
di Jean Olaniszyn La ricorrenza del 1° Maggio, almeno alle sue origini, ha ben poco…
Questo articolo bello e appassionato non manca, tuttavia, di suscitare una certa perplessità. Tutti noi…
In una giornata inclemente, fredda e piovosa, la festa nell'antro sassoso del Rivellino è stata…
Il noto ristoratore luganese, candidato nelle imminenti elezioni comunali, continua a rivolgersi al pubblico dei…
Francisco Franco divenne dittatore e regnò sino alla morte Il 18 luglio 1936 con un…
This website uses cookies.