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Salvini Segretario, La Lega continua la sua corsa unita tra Referendum per l’Autonomia e Progetti Nazionali

Parma, 21 maggio 2017. Al Congresso della Lega Nord, tenutosi nella location delle Fiere di Parma sono convenuti in migliaia, sono militanti, sostenitori, senatori e deputati, assessori, dirigenti del partito. L’atmosfera è tesa ma non troppo, dopo le primarie tenutesi il 14 maggio, nelle quali Salvini ha vinto contro lo sfidante Fava (82%contro il 17%) si sa già quale sarà la linea del partito. Parlano i delegati che ne hanno fatto richiesta, chi con posizioni ancora secessioniste, chi a favore della nuova linea nazionale, a coniugare le due idee il savoir faire diplomatico e progettuale del Governatore della Lombardia Maroni e del Governatore del Veneto Luca Zaia, in merito al Referendum per l’autonomia delle due regioni, che si terrà il 22 ottobre 2017 (la stessa data, peraltro, nella quale, nel 1866 il Veneto fu annesso all’Itala. Sarà la tanto attesa liberazione?).

Preannuncia l’On. Grimoldi, Segretario Nazionale della Lega Lombarda, storico fondatore del Movimento Giovani Padani, che il Referendum per l’Autonomia, rigorosamente istituzionale e riconosciuto, sarà finalmente la “Battaglia della vita”, “dei 20 anni di battaglie”. “Io vedo in esso” ha infatti dichiarato dal palco “20 anni di battaglie della Lega, vedo il referendum del ’97, quando con decine di migliaia di gazebi avevamo organizzato il referendum per l’Indipendenza della Padania. Il 22 ottobre di quest’anno quella battaglia sarà finalmente realtà, grazie a un referendum al quale non parteciperà solo la Lega ma tutti i cittadini Lombardi e Veneti.”

Bossi porta sul palco l’Indipendenza della Padania, tirando in causa la storia, rigorosamente contro Roma. Dalla rivolta dei popoli germanici capeggiati da Arminio che a Teutoburgo nel 9 d C sconfissero tre legioni romane (rigorosamente poi sconfitti a loro volta  dal generale romano Germanico) alla rivolta degli Iceni in Britannia sotto l’egida della regina Budicca negli anni 60 del I sec d C. Poi parla delle primarie del partito. “Hanno votato in pochi” dice. In quel momento si alzano critiche e fischi, un gruppo di persone alza il cartello con scritto “Salvini premier.” “Lasciate finire il Presidente!” interviene l’On. Giorgetti, Presidente del Congresso, chiamando Bossi con l’appellativo onorifico del partito. Le grida si placano. Bossi conclude “Padania Libera” e se ne va.

Sale sul palco il Governatore del Veneto Zaia, che dedica il suo applauso a Bossi. E spiega “i militanti andranno anche poco a votare, ma ci sono, li ringraziamo per tutto quello che fanno.” Riprende la storia di Bossi, ma al contrario porta sul palco l’esempio della “falange macedone, abbraccio e stritolamento.” poi spiega: “ci dobbiamo occupare del nord” dice, “è scritto nel nostro statuto. Ma non ha senso dare fuoco alle polveri. La mia prima missione da Ministro l’ho fatta a Caserta, arrestando e commissariando chi di dovere. Questo significa pensare al nord e occuparsi del sud. Il primo nemico del nord è il nord, dobbiamo traghettare questa battaglia e fare in modo che tutti i cittadini del nord la pensino da leghisti.” infine il gesto del salame al governo che gli propone un referendum sotto l’egemonia governativa. “Lasciate fare a noi” dice “che sappiamo risparmiare 30miliardi all’anno in termini di sanità, un terzo del debito pubblico.”

Maroni, Governatore della Lombardia,  porta anch’egli sul palco la battaglia del Referendum. “Il 22 ottobre” dice “come scrive Grimoldi, sarà il giorno che ricorderemo per sempre.” in mano reca un volantino scritto dal segretario della Lega Lombarda. “Solo una cosa” conclude rivolto a Paolo “non condivido: quando scrivi ‘potremo trattenere 20 dei 56 milioni che ogni anno vanno a Roma.’ No, io li voglio tutti e 56.” dal  pubblico scrosciano applausi fragorosi.


L’on. Giorgetti conferma l’incoronazione di Salvini a capo del Partito, il quale salirà sul palco dopo un video che trasmette al pubblico la storia della lega, da Gilberto Oneto all’alleanza con Wilders e la Le Pen. “Sarà lui, ora, il capitano della nave” dice. “A lui la responsabilità di condurre la rotta, ogni militante dovrà fare la sua parte e seguire la bussola. Compito della Politica è tradurre il desiderabile in ciò che è possibile.”

Sale Salvini, portando sul palco un video messaggio dell’alleata Marine Le Pen che si complimenta con lui per la vittoria delle primarie e fa gli auguri ai congressisti radunati a Parma.  “Accetto i Vaffanculo da Bossi” dice “così come  ho imparato ad accettarli da giovane. ma non li accetto da chi vuol fare Bossi. ” poi la stoccata a Berlusconi, che ha fondato un partito animalista. “Sono dell’idea che chi maltratti un animale vada messo in carcere e buttata via la chiave, e quando saremo al governo fermeremo l’abominio della macellazione a rito islamico. Prima però gli esseri umani, disabili e disoccupati che non arrivano a fine mese.”

CF @Riproduzione riservata Ticinolive

 

 

 

 

 

 

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