Primo piano

Moon&Star – Concerto dei Jamiroquai, è stato difficile non ballare!

Notti caldissime a Locarno! E non è solo la piacevole temperatura (26 gradi alle 23:00) mitigata dalla piacevole brezza del lago che accarezza Piazza Grande. Ma anche, e sopratutto, l’energia di un artista che, stasera, ha impresso un’onda danzante a tutti gli spettatori. L’album di debutto di Jamiroquai, uscito nel 1993, è riuscito a raggiungere rapidamente le prime posizioni delle classifiche internazionali. Da allora la band acid jazz britannica ha pubblicato numerosi grandi successi, tra cui “Virtual Insanity”, “Deeper Underground” o “Love Foolosophy”: Nel 1998 i Jamiroquai si aggiudicarono persino un Grammy.

Ed è stato difficile non ballare durante il loro live in Piazza Grande. Caldo, caldo, ritmatissimo con echi di samba mista all’elettronica. Caldo si, ma l’unico che sudava abbondantemente era proprio lui, Jamiroquai. Sul palco, aperto solamente sulla Piazza, la brezza del lago non arriva. Vi erano sì degli enormi ventilatori. Ma erano solo grafiche proiettate. Niente arietta fresca. Ma Jamiroquai è una forza e, nella sua tuta di ginnastica Adidas, scarpe da tennis, niente calze, danzava, cantava, si sporgeva dal palco verso il suo pubblico che rispondeva con affettuosissime urla di piacere, movimenti di fianchi, battere di mani. Decisamente un concerto indimenticabile. Un artista « vecchio » ma attualissimo. Fa sentire noi, dai 50 anni in su, sempre presenti sulla scena della musica con gli artisti che da tantissimi anni seguiamo. E vedere giovanissimi sintonizzati sui ritmi che abbiamo già vissuto e amato 25, 40, 50 anni fa ci fa capire che, si, la nostra generazione ha dato alla scena musicale, musicisti « eterni ». E, chi vivrà, vedrà, diventeranno classici come Mozart, Beethoven…. Da Vasco, ai Beatles e Rolling Stones, da John Lennon a Mick Jagger, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, Leonard Cohen,

…. Quanti, e sempre seguitissimi. Oggi come e, forse, più di allora. E questo anno, il palco si arricchisce di decorazioni in legno tridimensionali che inquadrano la scena degli artisti. Potenti getti di luci le trasformano in strutture multicolori che focalizzano i nostri sensi aggiungendo sensazioni visive a quelle strumentali e vocali. Perfetto! Acustica, come sempre sulla Piazza circondata dalle ville/palazzo, perfettamente circolare e insinuante. E tutti a ballare, ballare, ballare….con tanti sorrisi felici in questo mondo che può essere così avaro di gioia! Ma non qui, stasera.

Desio Rivera

Relatore

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