La cifra dei tagli che la Corte dei Conti ha indicato al paese per riportare il deficit pubblico al 3%, come imposto dal trattato di Maastricht, appare spropositata: 4,5 miliardi di euro.
L’esercito dovrebbe quindi esser ridotto a 850 milioni di euro per gli equipaggiamenti necessari a coprire i costi delle operazioni all’estero.
De Villers, dopo aver protestato di fronte al Presidente Macron e al Consiglio di Difesa, è stato rimproverato pubblicamente da Macron stesso. “Se il capo di stato maggiore si oppone al presidente, se ne va.”
Detto, fatto. Le dimissioni di De Villers sono state accettate da Macron, e scatteranno il 31 luglio.
Dovrebbe subentrare François Lecointre, generale già al servizio del premier Eduard Philippe.
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