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Locarno Festival – “Gemini” di Aaron Katz e “Madame Hyde” di Serge Bozon

Concorso Internazionale GEMINI, di Aaron Katz

Un poliziesco tutto al femminile. Complicità, rivalità, amicizia tra donne. Si parte da un corpo  trovato nell’appartamento di una famosa attrice, Heather. Cinque colpi di pistola. Sarà l’attrice la vittima? Sospettata è la sua fedele assistente Jill. Le prove (era presente nei dintorni e aveva tracce di polvere da sparo sulla mano) portano apparentemente a lei. Ma l’assassinio casuale che spesso, sembra, capiti ad Hollywood, ha ben più sospetti. Dall’ex che è stato lasciato dall’attrice  in un momento nel quale lei ha bisogno di una pausa dai suoi impegni professionali. Alla sua nuova storia d’amore, la bellissima cantante pop. Alle altre persone che gravitano professionalmente intorno a lei e che, per la crisi dell’attrice, si trovano « disoccupati  ».

Jill,  sospetta e amica/assistente dell’attrice, non si fida del detective al quale hanno affidato il  caso. E, in questo thriller classico, da spaventata e fragile, mostra una grinta virile cavalcando una moto rombante alla ricerca dell’assassino. Ed è fortunata. Si trova sempre nel posto giusto, al momento giusto quando, spiando di nascosto coglie frammenti di conversazioni che sono indizi.  Un « tranquillo » ma ritmato thriller. Per chi ama il genere.

 

Concorso Internazionale MADAME HYDE, di Serge Bozon

Liberamente ispirato dal classico « Dr. Jeckyll & Mr. Hyde » un frizzante e coinvolgente ritratto della scuola. Allievi disattenti e creativi. Ma creativi solo nei loro rap notturni. Professoressa di scienze tecnologiche che ama il suo lavoro. Insegnare. Ma il suo carattere introverso le crea barriere. Insegnare è una delle professioni più importanti. Ma una professione attualmente accusata, pregiudizialmente, di essere più motivo del fallimento degli studenti che del loro successo. Ma una sera, nel laboratorio di scienze, un fulmine attraversa il corpo della professoressa Géquil. E inizia una metamorfosi che la porterà ad una creatività stimolante, a una voglia di esplorare nuovi rapporti con i suoi allievi. Un fuoco dentro. Bruciante. Un film che sa resistere, con la stessa insolenza di un bimbo, ad ogni tentativo di intrappolarlo in categorizzazioni. Un miracolo di sottigliezze. Nessun bisogno di trucchi pesanti per la  metamorfosi della professoressa. Il film ci guida, come uno dei migliori insegnanti, tra considerazioni sulla scuola e escursioni intriganti. Gloriosi scoppi di buffo umore. Uno dei film più scaltri sull’educazione. « Madam Hyde « è molto serio su questo soggetto senza però mai prendersi sul serio. Un allievo dà la dimostrazione finale su come esprimersi abbastanza a lungo anche senza conoscere il soggetto. Ma un altro con la faccia illuminata di gioia urla « Ho capito! ». E non può nascondere quel fuoco accesosi dentro. Bravissimo  regista.

Desio Rivera

Relatore

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