“Avevo ventun anni, e lui con me é stato un orco.”. La denuncia però, é stata più vista come un tentativo di accodarsi alle hollywoodiane, per rientrare nel vortice della notorietà più recente. E poi, le é stato detto, perché non denunciare subito anziché aspettare più di vent’anni? Perché attendere che il caso esplodesse, per rivelare uno stupro?
In secondo luogo, i detrattori dell’Argento si chiedono: é stato veramente uno stupro? Consapevole della notorietà che sarebbe seguita al cedere alle avances di Weistein, Asia è tornata più di una volta dall'”orco”. Per ottenere altre parti in altri film.
Come le altre, insomma. (Tutte già di per sè ben agiate, figlie o nipoti di produttori), Le stesse che denunciavano l’allora candidato Trump per battute “da stadio” presumibilmente “sessiste”.
Ma che hanno denunciato un “mostro” solo quando questi era ormai in caduta libera. E la caduta stessa avrebbe loro permesso un nuovo tour di notorietà.
Ritornando ad Asia Argento, l’attrice si é detta disgustata da tanti attacchi e ha “minacciato” di lasciare l’Italia. Peccato che un anno fa vedendo l’onorevole Meloni a cena nello stesso ristorante, l’avesse fotografata di soppiatto, postando la foto su Twitter e scrivendo “lardosa fascista al pascolo.” Quindi, nemmeno lei é immune da “attacchi mediatici”.
La prima ad averle espresso solidarietà e ad averla scongiurata di rimanere in Italia é stata nientemeno che la Presidente della Camera Laura Boldrini. La stessa che, riguardo all’indicibile violenza sessuale subita dai due fidanzati polacchi sulla spiaggia di Rimini, ad opera di quattro immigrati clandestini, aveva risposto a chi le chiedeva di commentare “non sono tenuta a commentare ogni fatto di cronaca.”
CF
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