Poiché è certo che qualora si decidesse di chiudere lo scalo, perlomeno per i voli di linea, la scelta sarebbe irreversibile, è giusto che il Municipio e le forze politiche convinte dell’utilità dell’aeroporto per il Ticino, anche per i posti di lavoro diretti e indiretti che assicura, cerchino di evitare lo schianto. Dovranno però essere credibili e realistici per riuscire a far approvare il progetto di rilancio. Ripetiamo ancora una volta che da convincere non sono coloro che per principio chiuderebbero subito baracca e burattini (ad esempio gli ecologisti e una parte della sinistra), bensì chi nell’aeroporto crede, ma non a qualsiasi prezzo con un acritico atto di fede fuori dalla realtà. Non tutto è ancora perso, ma poco ci manca a dover concludere: «Mamma, ho perso l’aeroporto».
Bruno Costantini
Nel 2007 nove documenti inediti emersero dal Dipartimento Registri e Archivi del Fsb (ex Kgb)…
È la notte, magica, fantastica e atroce, tra il 30 aprile e il 1° maggio immagine…
2017 Wang Bing. Immagino che sia il discorso globale di questo regista che si vuole…
Straordinaria e atroce nel libro la figura del conte Muffat, ricchissimo, debole, ingenuo, perdutamente innamorato della puttana,…
Una fosca storia del Quattrocento. Il marchese di Ferrara Niccolò III era uomo tirannico e…
Rivoluzione d’ottobre- atrocità e leggende. dossier Rivoluzione d'Ottobre 1917-2017 Gli artefici della Rivoluzione Russa si…
This website uses cookies.