L’ISIS ha rivendicato l’attacco terroristico di New York. “Uno dei soldati dello Stato Islamico in America ha attaccato martedì dei crociati in una strada di New York, vicino al monumento dedicato a quanti persero la vita nell’incursione dell’11 settembre” si legge nel giornale al-Naba che ha riportato le parole dei terroristi. L’idea che ci sia la coordinazione di un gurppo terroristico dietro l’attentato peggiore di New York dopo quello dell’11 settembre è senz’altro spaventosa ma ovviamente lo Stato Islamico non ha fornito alcuna prova del proprio coinvolgimento. L’ipotesi che si trattasse di un lupo solitario dunque non è ancora scartata.
Sayfullo Saipov, l’autore dell’attentato, dal canto suo ha espresso la sua totale devozione al Califfato e ha chiesto che nella sua stanza d’ospedale venisse appesa la bandiera dello Stato Islamico. Ha inoltre ammesso che le sue azioni sarebbero state ispirate proprio dai video di propaganda che l’ISIS fa girare sul web.
L’uomo ha pianificato l’attacco per oltre un anno ed è riuscito ad uccidere ben 8 persone. “Avrei voluto uccidere più persone” ha dichiarato Saipov, e infatti avrebbe sicuramente fatto più vittime se non si fosse scontrato con un altro mezzo che l’ha costretto ad arrestare la sua folle corsa e l’ha fatto uscire dall’abitacolo.
Donald Trump ha richiesto la pena di morte per l’attentatore: “Il terrorista di New York era soddisfatto e ha chiesto che la bandiera dell’Isis fosse appesa nella sua camera d’ospedale. Ha ucciso 8 persone e ne ha ferite gravemente altre 12. Dovrebbe essere condannato a morte” ha twittato il presidente.
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