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“Un lavaggio del cervello che non siamo disposti a subire passivamente” – L’indignata protesta dei No Billag

Saremo dappertutto, tranne che alla Rsi – Gli iniziativisti decidono il boicottaggio

Nel nostro Cantone, la propaganda contro l’iniziativa popolare “No Billag”, che chiede l’abrogazione del canone obbligatorio radio-TV a favore della libera scelta dei cittadini, ha assunto negli ultimi mesi una virulenza e una dimensione senza precedenti. Oltre agli aggressivi attacchi sferrati contro i sostenitori dell’iniziativa, ad opera anche di dipendenti della RSI, attraverso i social media e altri mezzi di comunicazione, la stessa RSI, cioè l’azienda di cosiddetto “servizio pubblico” finanziata da tutti noi, ha sostenuto reiterati interventi volti, direttamente e indirettamente, a combattere la suddetta iniziativa popolare.

Ne abbiamo avuto conferma anche lunedì 5 febbraio 2018, al dibattito televisivo sul tema, di “Democrazia diretta”, trasmesso da LA2 della RSI, all’interno del quale sono venute a mancare le basilari condizioni per un confronto aperto e paritario, con il moderatore, responsabile dell’informazione della RSI, schierato platealmente contro l’iniziativa, tanto da mettersi a dibattere e a contrastare i sostenitori della stessa.

In questi ultimi mesi, la RSI ha letteralmente occupato microfoni e telecamere a difesa dei propri interessi e dei propri privilegi, operando una sorta di lavaggio del cervello che non siamo disposti a subire passivamente.

La comprovata parzialità dell’emittente di cosiddetto “servizio pubblico” ci induce a lanciare un invito ed un ultimo appello a sostegno di un chiaro Sì all’iniziativa “No Billag”, perché solo con una rilevante quota di favorevoli all’iniziativa vi saranno le premesse per apportare importanti modifiche e reali riforme all’interno di un ente che sembra aver dimenticato le sue funzioni primarie.

Nel frattempo, in considerazione del fatto che non sono più date le condizioni di equidistanza e di imparzialità, il nostro comitato, attraverso i suoi rappresentanti, ha deciso di non più partecipare a dibattiti e di non più rilasciare dichiarazioni e interviste sull’iniziativa “No Billag” promossi dalla RSI e le consorelle della SSR, prima e dopo il 4 marzo, data della votazione. Parteciperà invece al dibattito e al confronto democratico in tutte le altre sedi preposte all’informazione, quali le radio e TV private, i giornali e i portali online.

No Billag Ticino

 

Relatore

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  • Mi sfuggono i vantaggi tangibili di una simile strategia (che peraltro era già stata annunciata parecchi giorni fa, quindi perchè questa reiterazione? non mi riferisco a questo sito ma al comitato stesso). Non è che mancando un interlocutore magicamente non si parlerà più della cosa (magari fosse così, visto che la soglia di sopportazione è ormai da tempo superata!).

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