è la vittoria (ancora una volta) dei conservatori e dei populisti. Fidesz (Unione Civica Ungherese), il partito di Orban, ha ottenuto il 49,5 per cento dei voti, con un’alta affluenza che, contrariamente a quanto prospettato dai media (si pensava che avrebbe limitato l’ascesa di Orban, favorendo l’opposizione), Victor è, per la terza volta, primo ministro.
L’opposizione ha visto alcuni presidenti di partiti, come quello di Jobbik e quello del Partito Socialista Ungherese, dimettersi per il risultato di gran lunga al di sotto delle aspettative.
Victor Orban, noto anche per la costruzione, nel 2013, di un reticolo di filo spinato tra la Serbia e la Croazia, è conosciuto per le sue posizioni euroscettiche e antislamiche, “Con noi” ha commentato “l’Ungheria sarà al sicuro e difesa.”
Ha proposto infatti di bloccare i flussi migratori dai paesi islamici, vincendo così nelle realtà più provinciali e rurali, mentre nella più agiata Budapest ha vinto l’opposizione.
113 su 199 i seggi conquistati da Fidesz, che ora sarà il primo partito d’Ungheria. Una ventata d’aspro vento, in quest’Europa molle e dormiente.
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