In particolare nel museo si trovano invece i lavori della serie delle Mappe, le Vicinie, i Tondi, le Edicole e le Madie, il Bosco, e, come recita il comunicato stampa “per poi proseguire con una selezione della produzione in ferro – tra cui gli Alberi vela, le Meridiane, la Pioggia e, nel chiostro del Museo, la Cascata – nella quale l’artista attua un analogo recupero di reperti abbandonati nelle fucine per poi risaldarli in nuove sagome e nuove iconografie. Alle edizioni d’arte – di cui alcune pubblicate con l’amico e celebre editore Vanni Scheiwiller -è invece dedicata una sezione a fine mostra”.
Un viaggio declinato in un percorso emozionale che allieta ed affascina: perchè come la sua arte: “piccola, semplice e vedi che c’è la mano dell’uomo”. Ecco la ricchezza di questa artista molto simile alla sua terra, cosi ricca di incisioni rupestri, in una frase che lei stessa a suo tempo, pronunciò.
Sacco di Roma * * * Se ne parla spesso, del relativismo culturale. Ma cosa…
Luca Steinmann, giornalista freelance e docente, collaboratore dall’Italia per il Corriere del Ticino e inviato…
La rubrica specifica Arte - accanto alla già esistente Cultura - è stata creata da…
5 maggio 1821. Una data, la fine di un'epoca, la morte dell'Imperatore, prigioniero del mondo…
Una storia di spie da film, quella della russa Olga Kolobova, vissuta per anni a…
Questa intervista viene pubblicata mentre il Consiglio comunale di Lugano si riunisce in una seduta…
This website uses cookies.