In particolare nel museo si trovano invece i lavori della serie delle Mappe, le Vicinie, i Tondi, le Edicole e le Madie, il Bosco, e, come recita il comunicato stampa “per poi proseguire con una selezione della produzione in ferro – tra cui gli Alberi vela, le Meridiane, la Pioggia e, nel chiostro del Museo, la Cascata – nella quale l’artista attua un analogo recupero di reperti abbandonati nelle fucine per poi risaldarli in nuove sagome e nuove iconografie. Alle edizioni d’arte – di cui alcune pubblicate con l’amico e celebre editore Vanni Scheiwiller -è invece dedicata una sezione a fine mostra”.
Un viaggio declinato in un percorso emozionale che allieta ed affascina: perchè come la sua arte: “piccola, semplice e vedi che c’è la mano dell’uomo”. Ecco la ricchezza di questa artista molto simile alla sua terra, cosi ricca di incisioni rupestri, in una frase che lei stessa a suo tempo, pronunciò.
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