Arte

Artrust porta il ticinese Marco Lupi a Venezia

“Cercando di non capire”

Artrust torna in trasferta a Venezia organizzando una nuova esposizione per l’artista ticinese Marco Lupi. Intitolata “Cercando di non capire”, la mostra raccoglie alcune delle opere della produzione più recente di Lupi, dal 2016 a oggi. Allestita presso gli spazi gestiti da VAP Venice Art Project in Fondamenta Sant’Anna 996, sestiere di Castello, sarà aperta al pubblico dal 2 al 30 giugno, in concomitanza con la sedicesima Biennale di Architettura.

«Dopo la positiva esperienza con Aymone Poletti lo scorso anno – afferma Patrizia Cattaneo Moresi, Direttrice di Artrust – abbiamo deciso di rimetterci in questi inconsueti panni di “traghettatori” di artisti dal Ticino verso la Laguna veneziana. Il nostro intento, anche questa volta, è portare un piccolo pezzo di Ticino a Venezia, nei giorni di apertura della Biennale, per presentare a un pubblico più vasto, l’opera di alcuni artisti del nostro territorio nei quali crediamo e coi quali, come nel caso di Marco Lupi, collaboriamo da tempo».

Marco Lupi, classe 1958, è un artista originario del Mendrisiotto che espone con regolarità, in Svizzera ma anche in Italia, dal 1985. Noto per uno stile fortemente personale basato su una tecnica mista fatta di pittura, collage, inserimento di stoffe, sabbie e carte, Lupi è solito portare sulle sue tele i momenti e i ricordi della propria memoria e del proprio inconscio: episodi della sua vita, volti conosciuti, momenti realmente vissuti, affetti familiari e ogni cosa rientri nel personale microcosmo emotivo della sua vita quotidiana e della sua infanzia. Il tutto con un agire artistico dominato dalla casualità e dall’istinto.

C’è nell’arte di Lupi una dimensione ludica, ironica e dissacrante, lontana da letture troppo complesse o razionali, che è ben sintetizzata dal titolo di questa mostra “Cercando di non capire”:

«Spesso ci avviciniamo a un’opera d’arte sforzandoci di capirla, di comprenderne il senso, di risalirne alle origini, di scovarne il messaggio implicito – fa notare lo stesso Lupi – Ma a volte non c’è proprio niente da capire o sapere. Basta semplicemente cercare di vivere intensamente la preziosità e la forza di un’emozione, nella più totale libertà, lasciando in secondo piano motivazioni, descrizioni e condizionamenti. Quando l’emozione ti tocca e diventa viscerale è qualcosa di indescrivibile perché è solo “tua” e di nessun altro. Ecco, questo vorrei accadesse anche con le mie opere: che le persone vi si accostassero libere, accogliendo apertamente le emozioni che esse suscitano loro, senza farsi domande o ipotizzare ragioni, retroscena. Senza cercare di capire, ma al contrario “cercando di non capire”.»

MARCO LUPI
CERCANDO DI NON CAPIRE
2 – 30 giugno 2018

Fondamenta Sant’Anna 996 Castello 30122 – Venezia

Relatore

Recent Posts

La Teodicea in Leibniz: perché il male esiste se Dio è buono?

Liliane Tami Perché ci sono le guerre? Perché le persone buone si ammalano? Perché si…

2 ore ago

TEOLOGIA ALIENA. Puntata 1. #teologiaaliena

Gabriele Scardocci, frate predicatore Ci sono ancora grilli che saltano qua e là. E portano…

2 ore ago

Basel – “Act now! for the future” – L’arte di Claudia Cantoni: ritratti di resistenza e speranza sui gilet arancioni

BASEL – Vernissage act now! for the future | Mobilisation Climat BASILEA – L’arte può…

12 ore ago

Darya Dugina, tre anni dopo: la voce che non si spegne

Il 20 agosto 2022 un’autobomba esplose alle porte di Mosca, ponendo tragicamente fine alla vita…

12 ore ago

La luce del Sole come arte: al via la collettiva S.U.N. a Nellimya Arthouse

Aranno (Malcantone) – Domenica 7 settembre 2025, alle ore 16:00, Nellimya Arthouse inaugura S.U.N. –…

12 ore ago

Se vuoi la Pace Eterna preparati a combattere la Guerra Divina – libro du Salvatore Iervolino

           Alberto De Marchi La Guerra Divina (ZamlapRivista) eBook : Iervolino, Salvatore: Amazon.it: Kindle Store…

24 ore ago