Il Giornale del Popolo ha depositato oggi il suo bilancio in Pretura. Fallisce così, tristemente, dopo 92 anni di attività, il quotidiano fondato e diretto dal mitico don Alfredo Leber. La decisione di chiusura è stata presa dall’editore, il Vescovo di Lugano Valerio Lazzeri.
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Il comunicato ufficiale. A seguito delle vicissitudini di Publicitas la situazione venutasi a creare peroggi il Giornale del Popolo, sostenuto per una parte determinante dai proventi pubblicitari raccolti dalla medesima e ora venuti a mancare, ha posto l’editore (il vesc ovo di Lugano Valerio Lazzeri, ndr.), amministratore unico della Nuova Società Editrice del Giornale del Popolo SA, di fronte alla necessità del deposito dei bilanci presso la Pretura di Lugano avvenuto in data odierna.
In questo difficile momento il Vescovo desidera manifestare a tutte le collaboratrici e i collaboratori, chiamati ad affrontare una situazione di grande fatica, la sua profonda gratitudine per l’impegno generoso e perseverante profuso in tanti anni. Sono allo studio modalità per rendere possibilmente meno gravose le conseguenze di questa forzata chiusura”.
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Il "mitico" don Leber ? Quello che firmava gli articoli "una mamma di Vaglio"?. Lazzeri fa un po' meglio: Porta il giornale in Pretura.
Sei male informato, mi spiace. La mitica Mamma di Vaglio era, al secolo, il maestro Alberto Bottani. Il maestro di quinta, granconsigliere del Partito conservatore (non si diceva PPD...)
Prendo atto con 40 anni di ritardo e verificherò. Vede cosa può capitare a dare ascolto ai socialdemocratici (allora PSA) ?
Ne azzeccassero una!
Nuovo errore (oggi sei in giornata no). I socialdemocratici (PST) erano i Berviniani, mentre i Martinell-Carobbiani (PSA) rappresentavano l'ala "rivoluzionaria" (DIRITTO all'illegalità, ecc. ecc.).
Le spiego e rilegga bene il post iniziale: il termine "socialdemocratici" si riferisce al presente (accrocco pestifero ex PST/PSA), la dritta su don Leber, invece, venne da alcuni PSA di allora.
Il PSA fu fondato nel 1969. Nel 1987, anno fatale, Bervini (PST) e Martinelli (PSA) furono entrambi eletti in governo.
I Liberali luganesi diedero un massiccio sostegno a Bervini, i Radicali bellinzonesi un altrettanto massiccio sostegno a Martinelli.
Il pipidino Fulvio Caccia perse il seggio. Il "cardinal Pacelli" rimase in sella.