I lavori, iniziati a fine novembre scorso, hanno condotto a un intervento urbanistico ed espositivo globale, con lo scopo di valorizzare l’intera area nei pressi del LAC.
La Città decide allora di creare un Parco delle sculture presso il Giardino Belvedere e un primo nucleo di opere – alcune delle quali ancora visibili oggi – è aggiunto a quelle già in loco di Piero Travaglini (Catena) e di Harry Balart (Cathedralit).
Prende così avvio una nuova politica culturale che prevede una serie di nuove acquisizioni, incrementate in seguito da generose donazioni, che permette nei decenni successivi di accrescere la galleria del Belvedere, senza tuttavia considerare un disegno espositivo coerente e predefinito.
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