Catania, Barletta, Vicenza, Treviso, Pisa, Siena, Pisa, Massa, Imola sono state strappate al centro sinistra (le prime quattro con il ballottaggio), andando al centro destra; da aggiungervisi Terni, strappata agli alleati di governo grillini. unico raro caso, quest’ultimo, poiché per il resto il patto di governo giallo-verde si mostra saldo anche alle urna comunali.
Brescia e Trapani restano al centrosinistra, il quale sopravvive anche ad Ancona, Brindisi, Teramo e Siracusa.
Il vero trionfo della destra è tuttavia in Toscana, dove le rocche forti rosse cadono ad una ad una, e il Pd non ha più una base elettorale. E pensare che la sera prima il governatore Enrico Rossi aveva twittato l’infausto augurio che “non passassero i fascisti e i razzisti”. Ma i “cattivi”, per utilizzare il termine dei democratici (che parlano così come si suol raccontare la storia neanche ai bambini, per intenderci), hanno vinto.
Pisa, tra tutti, brilla come vittoria ottenuta dalla Lega, con il nuovo sindaco Michele Conti sostenuto dalla già nota sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, la quale tre anni fa aveva strappato Cascina alla sinistra, danno inizio alla decomunistizzazione della Toscana.
Preoccupa Firenze, per la quale si voterà l’anno prossimo e per la cui sinistra, il sindaco Nardella ha già preannunciato di ricandidarsi. Staremo a vedere.
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